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Cos'è la cannabis ? |
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La cannabis sativa è una pianta erbacea a ciclo annuale che cresce ottimalmente in varie aree del mondo a clima temperato. Sebbene ne esistano differenti varietà (indica, americana,
africana) la maggior parte dei botanici le considera appartenenti ad un'unica specie. Le piante, che in condizioni ottimali possono superare i tre metri di altezza, si differenziano durante la crescita, in maschili e femminili. |
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La prima descrizione dettagliata di questa pianta la si trova in un testo di medicina cinese attribuito all'Imperatore cinese Shen Nung (2700 a.c.). Il suo uso, per scopi terapeutici, religiosi e ricreativi è diffuso al giorno d'oggi in quasi tutti i Paesi del mondo. In molti di questi l'uso è legalizzato o tollerato. |
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Una stima delle Nazioni Unite di circa 20 anni fa
valutava in circa 200 milioni il numero dei consumatori
nel mondo. Ciò che comunemente viene definita marijuana è in genere un miscuglio di infiorescenze e foglie di cannabis essiccate. Tale preparato è anche conosciuto come ganja (India), kif (Marocco), dagga o bangi (East Africa). Viene invece comunemente denominato hashish o charas (India) la resina pressata della pianta. |
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I due preparati
differiscono in maniera significativa quanto a
concentrazione del maggiore principio attivo, il tetraidrocannabinolo
(THC), essendo l'hashish
mediamente cinque volte più potente della marijuana. In aggiunta a queste forme tradizionali in alcuni paesi è reperibile una soluzione alcoolica della resina di cannabis,impropriamente definita olio di hashish, in media dieci volte più concentrato dell'hashish medesimo. Se la coltivazione avviene in condizioni ottimali sia le piante maschili che quelle femminili contengono concentrazioni psicoattive di THC. Purtuttavia, le infiorescenze delle piante femmine, specie prima della impollinazione, contengono una maggiore quantità di resina il che fa si che le cime fiorite delle piante femmine siano particolarmente ricercate e apprezzate tra i consumatori.
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Modalità di assunzione dei derivati della cannabis |
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La
marijuana viene usualmente consumata sotto forma di
sigarette confezionate manualmente, comunemente
denominate spinelli
o canne. L'hashish viene per lo
più miscelato al comune tabacco e assunto in maniera
analoga. Nelle differenti culture esistono poi una
varietà di pipe o strumenti analoghi utilizzate per il
consumo sia dell'hashish che della marijuana. Gli effetti
della sostanza quando assunta per via inalatoria sono
pressocchè immediati e si protraggono, in rapporto alle
dosi utilizzate, per un tempo oscillante da una ad alcune
ore. L'assorbimento attraverso il tratto gastrointestinale è altrettanto efficace ma considerevolmente più lento. L'hashish viene talora assunto per questa via sotto forma di tisane, torte o altri alimenti. Quando si utilizzi questa via di assunzione l'effetto inizia in genere dopo almeno un'ora e declina più lentamente. |
Effetti dei derivati della cannabis |
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Effetti fisiciGli effetti dei derivati della cannabis comprendono: incremento della frequenza cardiaca, lieve arrossamento congiuntivale, secchezza delle fauci, aumento della diuresi. |
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Meno comunemente sono riportati sintomi gastrointestinali
quali nausea e vomito, talora diarrea. Tali sintomi sono
in genere più frequenti in caso di contemporanea
assunzione di sostanze alcoliche. Alcuni studi riportano modificazioni dei livelli di
glicemia e dei valori di pressione arteriosa, in genere
di breve durata. |
La cannabis ha anche importanti effetti terapeutici. Volete saperne di più ? |
Usualmente vi è un aumento dell'appetito con una particolare predilezione per i cibi ad alto contenuto di glucosio. |
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Nonostante l'ampia
diffusione del consumo non esiste nella letteratura
scientifica un solo caso documentato di morte dovuta al
consumo di cannabis anche ad altissime dosi. |
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Effetti psichiciGli effetti psicologici della cannabis
variano considerevolmente in base a svariati fattori. Tra
questi in primo luogo la personalità del consumatore, le
sue precedenti esperienze, il suo stato d'animo, gli
stimoli dell'ambiente in cui ha luogo il consumo della
sostanza. |
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Secondo il parere
della maggior parte degli esperti la cannabis ha scarsa
influenza sulla libido, anche se molti consumatori
riferiscono un aumento del desiderio e del piacere
sessuale. |
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Effetti meno
piacevoli possono prodursi occasionalmente: paura,
ansietà, depressione del tono dell'umore, irritabilità,
confusione, disorientamento. In casi rari, e per lo più in soggetti con patologie predisponenti, è possibile che si sperimenti panico, perdita del controllo e veri e propri stati psicotici acuti. |
La cannabis da dipendenza ? |
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Una droga da dipendenza
fisica quando:
Per quanto riguarda la cannabis, sul
primo punto non esiste accordo tra i ricercatori: secondo
alcuni, che basano le loro conclusioni su esperimenti
condotti su animali da laboratorio, sarebbe dimostrata
una necessità di un aumento delle dosi per ottenere gli
effetti desiderati. Altri al contrario hanno evidenziato
che i consumatori abituali di cannabis riescono ad
ottenere gli effetti desiderati con dosi più basse di un
consumatore alle prime esperienze. I consumatori abituali
riuscirebbero a controllare e a "dirigere" gli
effetti meglio di quanto non riesca a fare, a parità di
dose,un neo-consumatore. |
Il consumo di cannabis porta al consumo di eroina? |
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Uno dei luoghi comuni più
diffusi è che il consumo di cannabis costituisca una
sorta di anticamera al consumo di eroina. Questa convinzione
è assolutamente priva di fondamento scientifico! Essa si basa sulla osservazione superficiale del fatto che la maggior parte dei consumatori di eroina riferisce di avere "incominciato" con i derivati della cannabis. Per stabilire, in maniera scientificamente corretta, l'esistenza o meno di un nesso tra i due fenomeni bisogna ribaltare i termini della questione. Non bisogna cioè chiedersi quanti consumatori di eroina abbiano fatto le loro prime "esperienze" con gli spinelli, ma al contrario: quanti fra i consumatori di cannabis passano prima o poi all'eroina? Dati ricavabili dalla esperienza olandese dimostrano che appena il 4,3% dei consumatori di cannabis ha provato l'eroina almeno una volta e che appena lo 0,2% è divenuto un consumatore abituale di questa sostanza. Se ciò non bastasse le due sostanze sono profondamente differenti dal punto di vista chimico e farmacologico, agiscono su differenti recettori, hanno modalità di assunzione ed effetti profondamente diversi. Nulla quindi, se non i pregiudizi, ahinoi assai duri a morire, autorizza a ritenere che il consumo di derivati della cannabis porti al consumo di eroina.
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La legislazione italiana |
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Il consumo ed il commercio degli stupefacenti in Italia sono regolati da una legge del '90, la cosidetta legge Iervolino-Vassalli dal nome dei due promotori (legge n.162 del 26/6/90), poi inserita nel Testo Unico sulle Sostanze stupefacenti con decreto n.309 del 9/10/90. Questa normativa, ispirata dall'allora Presidente del Consiglio Bettino Craxi, puniva tanto la vendita che il consumo di stupefacenti. Con il referendum del 18 aprile 1993 essa è stata in parte modificata, introducendo il principio della non punibilità per il consumatore. |
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In sostanza oggi è reato soltanto la vendita e la detenzione di droga per uso non personale, nonchè lacoltivazione della cannabis a qualsiasi titolo (c'è però in proposito una interessante sentenza del Tribunale di Macerata); mentre per il consumatore non è previsto il carcere, ma solamente alcune sanzioni amministrative. |
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Sempre nell'autunno '98 sono state, infine, consegnate al Presidente
della Camera le firme raccolte in calce ad una proposta di legge di
iniziativa popolare che punta
alla liberalizzazione della cannabis e alla
depenalizzazione di tutti i comportamenti legati al
consumo di droghe, non riconducibili allo spaccio. |
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Dall'insieme di questi
dati ci sembra di potere affermare che i tempi sono
maturi perchè Governo e Parlamento si impegnino a
rivedere, senza ulteriori rinvii, la normativa
attuale, che per quanto sopraesposto risulta
assolutamente inadeguata e contraddittoria. |
Perchè legalizzare? |
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Testimonianze,
esperienze, punti di vista, disavventure di
consumatori e non ... |
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