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(Notiziario Aduc) Un sondaggio della Ipsos Reid su un campione di mille canadesi, ha rilevato che il 79 per cento dei cittadini e’ favorevole alla legalizzazione del papavero da oppio in Afghanistan a fini medici -come la produzione di codeina, morfina ed altri oppioidi.
I risultati dell’indagine giungono due giorni dopo il rapporto dell’Onu sulla produzione afghana di oppio in cui vengono riportati livelli record da quando i militari di sei Paesi occidentali (tra cui l’Italia) sono in loco per combattere Talebani e traffico illecito di oppio.
Ma all’ambasciatore britannico in Canada,
Anthony Cary, non piacciono i risultati del sondaggio: “sarebbe davvero sorprendente se l’opinione pubblica fosse favorevole alla legalizzazione di tale attivita'”. La proposta di acquistare oppio afghano legalmente prodotto e’ stata fatta dal think-tank Senslis Council, ed il Parlamento e Governo italiano l’ha recentemente fatta propria in un ordine del giorno.
Ma secondo l’ambasciatore, mentre e’ stato possibile giungere in quindici lunghi anni ad un sistema controllato di produzione di oppio in Turchia e Thailandia, la cosa sarebbe impossibile in Afghanistan, dove mancherebbero le infrastrutture ed il controllo del territorio necessari. Una legalizzazione porterebbe, secondo il diplomatico, alla diffusione delle coltivazioni illegali.
In ogni caso e’ chiaro, dai dati ufficiali dell’Onu, che l’attuale strategia repressiva ha portato solo nell’ultimo anno ad un aumento della produzione del 48 per cento.