Tempo di lettura: 2 minuti

Secondo le autorita’ sanitarie e la polizia locale, negli ultimi anni nella provincia di Buenos Aires il numero dei tossicodipendenti e’ esploso. Oltre al diffondersi del consumo e all’eta’ sempre piu’ bassa dei consumatori, preoccupa un particolare nuovo e allarmante: gli spacciatori di strada sono ragazzi sempre piu’ piccoli. Intanto le ultime cifre rilevano un forte incremento di pazienti in trattamento, secondo un rapporto pubblicato dal quotidiano El Dia. Per Victoria Huck della Jefatura Departamental di La Plata, la realta’ “si riscontra soprattutto nel piccolo commercio che avviene nei quartieri o all’ingresso delle scuole”. “Nella catena di distribuzione della droga, l’ultimo tassello e’ quasi sempre un minorenne, e cio’ non e’ casuale: i grandi fornitori fanno in modo che siano presi i minori, i quali escono subito dal commissariato e possono tornare a vendere droga per la strada”. Negli ultimi quattro mesi e mezzo, la polizia ha effettuato, nel Gran La Plata, 120 azioni positive di sequestro di sostanze stupefacenti. Azioni che hanno portato al fermo di 151 persone, di cui 110 maggiorenni e 31 minori, e al sequestro di 3.200 chili di marijuana e 280 grammi di cloridrato di cocaina. “I minori avevano quasi sempre la funzione di ultimo distributore su piccola scala”, precisa Huck. La psicologa Paola Buoninfante, che si occupa di pazienti con problemi di dipendenza, segnala a questo proposito che “i piccoli, i piu’ giovani, non solo sono consumatori, ma molte volte sono utilizzati per vendere e distribuire droga”. La non punibilita’ di cui godono i minorenni li trasforma in elementi importanti all’interno del narcotraffico. Ma non bisogna dimenticare che questi bambini sono anche vittime di un’infanzia distrutta.
Intanto il numero di tossicomani nei centri assistenziali della regione di La Plata cresce a livelli paurosi. Secondo gli ultimi dati forniti da Secreteria de Prevencion y Asistencia de las Adicciones, se tra il 2001 e il 2002 si contavano settemila drogati in trattamento terapeutico, attualmente il loro numero supera ampiamente i diecimila. Secondo un’indagine realizzata l’anno scorso dalla Segreteria di lotta alle tossicodipendenze (Sedronar), nella regione e nel resto del Paese, uno studente su quattro della scuola secondaria affermava che e’ molto facile avere della droga. La prima indagine nazionale sulla popolazione degli studenti della secondaria e’ stata fatta nel 2001 -tra 32.000 intervistati- e rivelo’ che il 5% degli studenti aveva talvolta consumato marijuana e un 3,6% qualche altro tipo di droga illegale. Appena quattro anni dopo, l’indice e’ salito del 72%: oggi e’ l’11,9% degli studenti ad ammettere di fare uso di droghe illegali. Secondo il ministero dell’Educazione, su una popolazione di 1.575.000 studenti, 188.000 hanno provato marijuana, cocaina, ecstasy. Tra gli studenti di 17 anni e piu’, l’indice arriva al 20,1%, ossia due studenti su dieci escono dalla scuola media superiore avendo gia’ fatto esperienza con qualche droga proibita.