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A fine agosto una morte improvvisa ha decretato la fine della vita ricca, intensa di un intellettuale poliedrico come Franco Carlini. Per i compagni
del manifesto è una perdita incommensurabile per il suo contributo di umanità e creatività.

Noi di Fuoriluogo lo ricordiamo come amico sensibile alla nostra avventura. Quando nel maggio 2000 iniziò una nuova serie del giornale come supplemento mensile di dodici pagine, lanciammo un progetto di integrazione con il sito che avevamo appena inaugurato. Questo progetto, ai tempi di assoluta avanguardia, fu presentato a Milano con una tavola rotonda.

Era presente anche Franco Carlini, che ci offrì preziosi suggerimenti in merito alle peculiarità e potenzialità di internet: il sito non era un semplice ausiliario del giornale, era destinato a sviluppare un proprio linguaggio e propri contenuti (come poi è avvenuto); poteva essere il veicolo di un progetto politico, per noi che avevamo l’ambizione di creare una comunità virtuale delle persone interessate alla questione
delle droghe e alle politiche sulle droghe.

Ma – sottolineò con lucidità – la forma comunicativa, per quanto nuova e attraente, non avrebbe mai surrogato la politica. Fatta ancora delle idee, della passione e dell’impegno di uomini e di donne che insieme affrontano la sfida del conflitto, ma anche della mediazione, nella polis. Un bel pensiero, così oggi lo salutiamo.