(Notiziario Aduc) Scienziati neozelandesi stanno verificando l’accuratezza dei tests sulla saliva dei guidatori sospettati di guidare sotto l’inflenza delle droghe, perche’ il problema e’ molto piu’ diffuso dell’alcol.
Ricerche condotte dall’universita’ di Otago e dal Dipartimento della salute e sviluppo di Christchurch, finanziate dall’Environmental Science and Research (ESR), rivelano che la popolazione dei 25enni guida piu’ comunemente sotto l’influenza della cannabis che dell’alcol. Questa ricerca e’ la prima che evidenzi il problema del consumo delle droghe tra gli automobilisti, ed e’ anche il risultato della proposta di legge del Parlamento che vorrebbe dare alla polizia maggiori poteri sui controlli antidroghe e sul fermo dei guidatori intossicati.
Circa mille 25enni hanno partecipato alla ricerca dell’universita’ di Otago, dichiarando quante volte negli ultimi 4 anni hanno guidato sotto l’influenza della cannabis o dell’alcol. Il consumo medio di cannabis e’ risultato essere di 9 volte in 4 anni, rispetto alle 3 volte dell’alcol.
Per il professore David Fergusson, la ricerca e’ stata una sorpresa. “Non prevedevamo che la cannabis fosse un problema maggiore dell’alcol. Piu’ dell’80% degli intervistati ha ammesso di fumarla”.
Per la proposta di legge del Parlamento, la polizia potra’ effettuare tests antidroghe, quali quello sull’equilibrio, controllo delle pupille e se positivi procedere alle analisi del sangue.
Per gli oppositori del disegno, il livello di THC rimane nel corpo del fumatore per diverse ore, ma per la tossicologa della ESR, Helen Poulsen, il livello di THC rimane nel sangue dalle 4 alle 24 ore, e i dubbi sollevati dalla opposizione sono i medesimi di quelli sui test della saliva.