(Notiziario Aduc) Sussidi agli agricoltori afgani per convincerli ad abbandonare la coltivazione dell’oppio. E’ il progetto con il quale il primo ministro britannico Gordon Brown intende avviare una nuova, dura, battaglia contro la produzione di sostanze stupefacenti in Afghanistan, i cui proventi finiscono spesso per finanziare l’attività della guerriglia locale contro la coalizione internazionale e il governo di Kabul.
Il Foreign Office, riferisce oggi il Guardian, ha ammesso che l’aumento smisurato della coltivazione di oppio nel paese mediorientale non permette più di “andare avanti come se nulla fosse accaduto”. E così il governo di Londra e le forze alleate stanno studiando nuove soluzioni che possano garantire un successo, anche parziale, là dove finora si è miseramente fallito. Brown presenterà il suo progetto nelle prossime settimane, ma nel frattempo gli esperti britannici verificando la possibilità di una collaborazione con la Banca Mondiale.
L’obiettivo è quello di aiutare gli agricoltori afgani e colpire “i produttori, gli spacciatori e tutti coloro che hanno benefici dalla produzione di oppio”, fanno sapere dal ministero degli Esteri di Londra. D’altra parte, in Afghanistan si produce oltre il 90% dell’oppio distribuito in occidente. Le Nazioni Unite hanno reso noto che per l’anno 2007 le coltivazioni di oppio hanno interessato fino a 193.000 ettari di terreno afgano, per una produzione che ha raggiunto le 8.200 tonnellate.