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Il San Francisco Board of Supervisors ha approvato una risoluzione nella quale condanna la lettera, che minacciava l’arresto e il sequestro della merce, inviata dalle autorita’ federali ai proprietari dei dispensari di marijuana terapeutica.
La risoluzione e’ stata approvata con 7 voti a 2.
Secondo la DEA, le lettere furono inviate essenzialmente come “gentilezza”, per informare i proprietari dei cannabis club che le leggi federali vietano il consumo anche terapeutico della sostanza e prevedono, appunto, l’arresto fino al massimo di 20 anni e il sequestro della merce.
Per la risoluzione, che sottolinea come la citta’ di San Francisco sia un “santuario” per la marijuana terapeutica, la DEA ha ripetutamente rovesciato e minato le leggi della California e quelle di altri Stati che regolamentano questa somministrazione. Inoltre, si accusa la DEA di attuare una politica irrazionale ed isterica sulla somministrazione terapeutica di questa sostanza e sulla guerra alle droghe in generale. I dispensari, che riguardano la salute e la sicurezza pubblica devono essere regolati dalle leggi della California.
In conclusione, la risoluzione chiede al Congresso di investigare sulla condotta della DEA e di rivedere le leggi federali negli Stati dove esistono leggi sulla marijuana terapeutica.