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Si e’ concluso ieri, con la riunione dei rappresentanti della Gioventu’ il terzo Congresso Mondiale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa sulle Tossicodipendenze, promosso dal Rome Consensus e dalla Croce Rossa Italiana in collaborazione con il Centro della Croce Rossa per la Cooperazione nel Mediterraneo e ospitato a Barcellona dalla Croce Rossa Spagnola con il contributo economico del Senlis Council. Il congresso ha approvato un documento finale che si appella all’Onu perche’ via sia una politica umanitaria verso i tossicodipendenti.

Nei tre giorni di lavoro, le oltre 60 Delegazioni partecipanti, la maggioranza delle quali a livello di presidente o segretario Generale, hanno approvato il “Manuale per una Politica Umanitaria sulle Tossicodipendenze”, una guida pratica per le Societa’ di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa di tutto il mondo, impegnate nella lotta alla droga, sia dal punto di vista delle attivita’ pratiche di riduzione del danno sia dal punto di vista della advocacy nei confronti dei rispettivi Governi.

“Molti dei quali hanno in uso -si legge in una nota della Croce Rossa Italiana, in riferimento ai governi nazionali- politiche che stigmatizzano e criminalizzano i tossicodipendenti, identificando i seri problemi legati al consumo di droghe piu’ con aspetti relativi alla sicurezza che con politiche di promozione della salute, individuale e pubblica”.
Nella direzione del manuale va anche il documento finale adottato dalla Conferenza, un appello alla Comunita’ Internazionale che verra’ lanciato a Vienna, in occasione della Commissione Onu sulle droghe, che si riunira’ nella Capitale austriaca dal 10 al 13 marzo.

L’appello insiste sulla necessita’ di un nuovo approccio alle problematiche delle droghe, che sia basato sulla ragione e sulla compassione e su misure di salute pubblica che contribuiscono alla prevenzione del Contagio da HIV e al recupero sociale dei tossicodipendenti attraverso politiche di riduzione del danno quali la distribuzione di siringhe sterili e l’utilizzo di Terapie sostitutive degli oppiacei, come il metadone.

Per il presidente della Cri, Massimo Barra, “la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa con la risoluzione approvata all’unanimita’ a Barcellona intendono farsi portavoce dei 200 milioni di drogati che nel mondo vengono umiliati, discriminati e stigmatizzati come criminali e non trattati come malati da curare e recuperare attraverso la comprensione, l’ascolto, l’accoglienza e le terapie. Con l’appello alle Nazioni Unite intendiamo influenzare le politiche antidroga in tutto il mondo per renderle piu’ realistiche ed ispirate dalle evidenze scientifiche e non dai pregiudizi”.