Pagare tangenti per non essere costretto a spacciare droga a scuola: e’ accaduto a uno studente di Asti, un diciassettenne, ma non sarebbe un caso isolato. Con l’accusa di estorsione ieri sera la polizia ha arrestato F.F., 24 anni, di Asti; altri due giovani, anche loro studenti, sono stati denunciati al Tribunale per i minorenni. Sono tre le scuole medie superiori coinvolte nelle indagini.
Tra gli studenti si sarebbe formato una specie di ‘club di consumatori’ che accetta l’offerta di spacciare due dosi in cambio di una gratuita. Ieri sono state sequestrate una decina di fotografie di studenti all’atto di drogarsi, realizzate con i telefonini e diffuse per dimostrare l’appartenenza al ‘gruppo’. Il diciassettenne che con la sua denuncia ha fatto partire l’inchiesta, e’ dell’Istituto Tecnico Artom. Frasciello, assieme a un ventunenne, R.N., gia’ arrestato nel febbraio scorso, avevano minacciato di ucciderlo se non vendeva le due dosi di hashish a fronte di quella che aveva preso gratis, ma di fronte al ricatto, lui aveva preferito pagare il pizzo. Ha versato fino a 2.400 euro, poi ha confessato tutto prima ai genitori, poi alla polizia che ha arrestato Raffaele Napoli nel febbraio scorso, quindi il complice ieri sera.
Secondo il capo della squadra mobile Antonio Evangelista, altri studenti avrebbero accettato l’offerta due per uno.
Gli inquirenti hanno precisato che i fatti avrebbero avuto origine al fine gennaio, quando la vittima venne tenuta in ostaggio a scopo d’estorsione da Napoli e Frasciello e rapinata del denaro che aveva in tasca.