Il portavoce parlamentare del Partido Popular (PP), Manuel Ruiz Rivas, ha chiesto di modificare la legge sulla droga della Galizia del 1996 (approvata dal PP quando lui era un responsabile della Sanita’ autonoma) per escludere il vino dalla lista delle “sostanze che, assunte dall’organismo, stimolano, inibiscono o perturbano le funzioni psichiche, pregiudicano la salute e sono suscettibili d’indurre a dipendenza”. Ruiz Rivas ritiene che nel frattempo non si siano verificate le condizioni che dodici anni fa motivarono l’inserimento delle bevande alcoliche (vino incluso) nella legge di regolamentazione dell’uso di droghe. Oggi, ha sostenuto, conviene inserire il vino in una normativa specifica, che tenga conto della sua condizione d’alimento benefico per la salute e della sua importanza economica, culturale e sociale. Sulla base di questo ragionamento, il portavoce del PP ha dunque chiesto il ritiro del disegno di legge sulla droga elaborato dall’attuale Governo, che Sanidade sta sottoponendo all’opinione pubblica e al quale vari settori, incluso quello vinicolo, hanno presentato allegati. Il 2 aprile, Ruiz Rivas si e’ riunito per mezz’ora con i rappresentanti del settore.
Il nuovo disegno di legge ribadisce il concetto che le bevande alcoliche sono una droga, come stabiliva la legge voluta dal PP nel 1996, e le include nelle limitazioni riguardanti pubblicita’, promozione e distribuzione. L’assessorato della Sanita’ ha comunque precisato che si tratta di una bozza ancora in fase di discussione pubblica, quindi suscettibile di modifiche. E’ la stessa posizione dell’assessorato all’agricoltura, secondo cui la documentazione dei viticoltori sara’ studiata dal Governo, e ricorda che molti articoli sono in vigore dal 1996.