Per il ministro dello Sport, agli atleti olimpionici non dovrebbe essere proibito il consumo di sostanze stupefacenti per fini ricreazionali. Richard Caborn ritiene che la cannabis dovrebbe essere rimossa dalla lista delle sostanze bandite
“Infatti”, ha dichiarato il ministro, “il reale pericolo per gli atleti partecipanti alle olimpiadi del 2012 sono gli ormoni e le sostanze geneticamente manipolate”.
Tra le sostanze proibite dal Wada (World Anti-Doping Authority) ci sono anche la cannabis e la cocaina.
Di parere contrario Arne Ljungqvist, capo della commissione medica del Comitato Olimpico Internazionale, per il quale Londra (sede dei Giochi del 2012) dovrebbe seguire la medesima politica di Atene 2004, durante la quale furono allontanati gli atleti risultati positivi ai test antidroghe.