Nel corso degli ultimi ’15 anni, false informazioni, false comunicazioni e false credenze, come quella che vi fosse una distinzione tra droghe leggere e le altre’, hanno determinato una situazione difficile, tanto da essere ‘di fronte alla perdita di una fetta della nostra gioventu”, invischiata nel gorgo della dipendenza.
A sostenerlo e’ Andrea Muccioli, responsabile della Comunita’ San Patrignano, intervenuto – insieme all’assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali di Milano, Mariolina Moioli e a quello alla Salute, Giampaolo Landi di Chiavenna – a una conferenza stampa sull’Executive International Master in comunicazione e strategie di intervento nelle tossicodipendenze organizzato dallo Iulm.
Sul fronte dell’emergenza droga, a giudizio di Muccioli, quello che e’ mancato, oltre a una buona ‘comunicazione, informazione e dissuasione’, sono stati i modelli forniti dagli adulti e ‘la responsabilita’ ad educare’, in famiglia come a scuola e nella societa’. ‘Tra i giovani c’e’ una enorme diffusione di droghe, in particolar modo di cocaina. Se poi viene addirittura definita e percepita come ‘cool’, di moda, non possiamo aspettarci niente di diverso vista la pessima qualita’ di educatori e di modelli’ che vengono mostrati.
Secondo il numero uno di San Patrignano, ‘attualmente i giovani usano sostanze’ che esaltano, come ‘la cocaina e l’ecstasy. Poi seguira’ una ondata di sostanze calmanti come l’eroina: una droga combatte gli effetti dell’ altra e poi, a una ondata segue un reflusso’.