La deputata socialista Yolanda Casaus, eletta in Parlamento per la circoscrizione di Teruel, difende sul suo sito Internet la legalizzazione della marijuana e l’apostasia, e invita i contribuenti a scegliere la casella per “fini sociali” nella dichiarazione del redditi. Casaus, che dal 2004 occupa un seggio alla Camera Bassa, e’ portavoce aggiunta del PSOE nella Commissione per la Cooperazione internazionale e lo Sviluppo, ha 33 anni, e’ maestra, dirigente del Movimiento Juvenil Laico y Progresista de Aragon.
Sul suo sito personale “Redoblando por Teruel”, consultato da Europa Press, sono evidenziati vari scritti di collettivi che come lei sono favorevoli alla legalizzazione della cannabis e al ripudio della Chiesa cattolica. La parlamentare, che si batte per la legalizzazione della cannabis “controllata dall’amministrazione”, sostiene che ci sono “droghe” non considerate tali dalla societa’ e percio’ “accettate e in libera circolazione” come tabacco, alcol e antidepressivi. Che fare con la marijuana? Propone ai lettori di consultare certe pagine, utili alla riflessione.
In altri articoli, Casaus confessa d’essersi sentita “particolarmente felice” quando la prima vicepresidente del Governo, Maria Teresa Fernandez de la Vega, ha annunciato che in questa legislatura una delle priorita’ dell’Esecutivo sara’ avanzare nella laicita’ dello Stato, e quindi bisognera’ rivedere la Legge sulla Liberta’ Religiosa. “Vi do un paio di connessioni dove, a livello individuale, potrete fare uso della vostra laicita’ personale”, scrive prima di segnalare una pagina web che spiega come fare per uscire dalla Chiesa cattolica.
Infine, ripropone uno degli annunci trasmessi da una televisione nazionale durante la campagna della dichiarazione dei redditi, in cui si invitano gli spettatori a contrassegnare la casella per “fini sociali” sul modulo IRPF 2007.