BOGOTA’ – «Sei la mia droga, più letale dell’eroina afghana, più pericolosa della coca colombiana» canta Carla Bruni nel suo nuovo disco, «Come se nulla fosse». Un riferimento che proprio non è piaciuto al governo di Bogotà. Tanto che il ministro degli Esteri, Fernando Araujo, ha affermato di ritenere «molto doloroso» il fatto che in uno dei pezzi dell’album si parli esplicitamente di cocaina, sostanza di cui la Colombia è il primo produttore mondiale.
LOTTA AL NARCOTRAFFICO – Araujo ha detto che la Colombia denuncia l’uso di cocaina «in qualsiasi scenario, a qualsiasi livello», perché «questo poi provoca morte e violenza» nel Paese sudamericano. «Noi auspichiamo che il mondo intero, invece di fare apologia del consumo (di droga), ci accompagni nella lotta contro il narcotraffico, e dunque pensiamo certe affermazioni da parte della consorte del presidente francese sono molto dolorose per la Colombia», ha sottolineato.