La giunta di Roma Capitale ha lanciato un bando di mezzo milioni di euro per impiegare anziani in azioni di contrasto al bullismo e le dipendenze davanti alle scuole. Ecco il commento di Francesca Danese, portavoce del Forum Terzo Settore Lazio.
“Leggiamo sulla stampa e registriamo positivamente come Forum Terzo Settore Lazio, di un Avviso pubblico di Roma Capitale per impegnare finalmente in segmenti diversi, una cifra consistente nel campo delle Politiche sociali ed applicando correttamente – come dovrebbe essere normale – il regime di convenzione con il mondo del volontariato. Ma si tratta, a veder bene, di 500mila euro giacenti ed inerti nelle casse del Comune di Roma da qualche anno. Cioè, la gran parte dei 700mila euro che la precedente Giunta comunale richiese alla Regione Lazio qualche anno fa, in occasione del Giubileo straordinario indetto dal Pontefice, e segnatamente, la deliberazione regionale 585/2015, che all’epoca era rivolta alle organizzazioni di volontariato per azioni efficaci relative all’accoglienza delle persone e dei pellegrini con bisogni speciali”.
“Ma restiamo, a dir poco, sorpresi se non stupefatti ed amaramente sorridenti – prosegue la portavoce l’organismo e parte sociale che coinvolge oltre un milione di persone nella regione, la rete di circa 30 reti solidali, che riunisce e valorizza il mondo del Volontariato, dell’Associazionismo, della Cooperazione sociale, dell’impresa sociale e della solidarietà internazionale – nello scoprire che nell’Avviso pubblico del 13 marzo del Campidoglio, nel rimettere in circolo il denaro finora inutilmente fermo, vengono chiamati all’impegno anti-droga gli anziani, con ruoli e compiti del tutto impropri ed improponibili.
Considerando l’importante azione delle organizzazioni che si occupano della promozione e della vita attiva della Terza età – oltre tutto anche nostre aderenti – dover leggere che gli anziani potrebbero essere impegnati in “azioni di contrasto al bullismo e le dipendenze”, e quindi a fare i controllori o una sorta di agenti di complemento anti-droga e anti-spacciatori nei pressi delle scuole o altrove, e senza avere alcuna competenza appare incredibile.
Gli anziani, i nonni – aggiunge Danese – non sono operatori ad hoc e in generale, nemmeno membri delle Forze dell’ordine – nemmeno occasionali o ad honorem –, cui sono demandati istituzionalmente questi compiti. E sono mansioni, quelle descritte nell’Avviso, peraltro anche sconosciute dalla Prefettura, ma chiaramente frutto di una direttiva di indirizzo politico assessorile e non ascrivibili ai funzionari del Comune.
Sul tema delle dipendenze, ci dispiace dover aggiungere e segnalare la stravagante situazione per cui 3 milioni di euro, da lungo tempo stazionano dormienti nel Dipartimento Politiche sociali dell’assessorato e che ancora non vengono spesi. Quelle somme sono rivolte alle cooperative, alle comunità di recupero, alle associazioni che si occupano di questo problema nello specifico e con personale formato e altamente specializzato. Non si può chiedere invece agli over 65, per quanto dinamici e reattivi di fare i vigili o i policemen aggregati”, conclude la portavoce Danese.