La Procura militare brasiliana ha chiesto ieri il carcere preventivo per quattro militari accusati di aver sequestrato tre ragazzi di una ‘favela’ (baraccopoli) di Rio de Janeiro, consegnandoli poi a una banda di narcotrafficanti di un altro quartiere povero, che li hanno uccisi. In questo modo la procura ha accolto la richiesta dei responsabili dell’inchiesta interna condotta dall’esercito dopo che, in base alla testimonianza di vicini della zona, si e’ venuto a sapere che i tre ragazzi, fermati la settimana scorsa nella ‘favela’ di Providencia, sono stati consegnati a un gruppo di trafficanti che controlla la ‘favela’ di Mineira. Gruppi armati delle due ‘favelas’ sono attualmente in guerra per il controllo del mercato della droga e si presume che i militari siano stati assoldati per consegnare i ragazzi detenuti, che sono stati successivamente brutalmente assassinati: i corpi rinvenuti in un deposito di rifiuti avevano ricevuto una quarantina di colpi d’arma da fuoco ognuno. Il presidente Luis Inacio Lula da Silva ha definito ‘abominevole’ l’episodio, ma non ha voluto decidere immediatamente il ritiro delle unita’ militari inviate dal suo governo alla ‘favela’ de la Providencia, sostenendo che ci deve pensare su. ‘Abbiamo valutato che l’esercito sul posto avrebbe reso la situazione piu’ tranquilla e sta inoltre contribuendo ai lavori di restauro nella zona’, ha detto Lula.