Guillermo Zayas, ex capo della polizia di Citta’ del Messico, in carcere per le sue presunte responsabilita’ nella morte di 12 persone durante un’operazione di sicurezza in una discoteca, ha chiesto che il capo di imputazione a suo carico venga cambiato da omicidio volontario a omicidio preterintenzionale. Secondo Juan Arujo, difensore dell’ex direttore della polizia della capitale messicana, non ci sono elementi che dimostrino la volonta’ di uccidere del suo assistito. Lo scorso 20 giugno, circa 600 ragazzi stavano festeggiando la fine dell’anno scolastico nella discoteca News Divine. L’arrivo della polizia, che stava conducendo un’operazione di controllo sulla vendita di droga e alcool a minorenni, dopo una serie di denunce, aveva scatenato il panico. I presenti, nel tentativo di fuga, avevano preso d’assalto l’unica porta rimasta aperta. Nella calca erano morte per asfissia 12 persone, tra cui tre minorenni e i tre poliziotti che sorvegliavano la porta. Nei giorni successivi la tragedia, 17 poliziotti e 12 funzionari del comune di Gustavo A. Madero, localita’ della capitale dove e’ avvenuta la tragedia, erano stati licenziati. Secondo le indagini condotte dal Procuratore del Distretto Federale, Ricardo Felix, gli agenti avevano infatti commesso 19 errori gravi nello svolgimento delle operazioni di controllo. Il presidente della Commissione dei diritti umani di Citta’ del Messico, Emilio Alvarez, ha anche denunciato che alcuni dei sopravvissuti e i familiari delle vittime avevano ricevuto telefonate minatorie.