Lo spinello lega bene con la musica rap e va meno d’accordo con quella pop. Una ricerca australiana, condotta su quasi mille ragazzi, ha mostrato l’esistenza di un legame tra il tipo di musica ascoltata e la tendenza a fare uso di droghe leggere. Lo rivela la Fondazione Mariani, di Milano, diventata in questi anni un punto di riferimento per gli studi su musica e cervello. In particolare, lo studio ha dimostrato che ‘lo spinello va forte tra i frequentatori di eventi musicali in cui si ascolta rap o musica dance e house, ed e’ un po’ meno diffuso tra i fan del pop’. La ricerca, condotta dal gruppo che fa capo a Megan Lim del Centro di epidemiologia e ricerca sulla salute pubblica dell’Istituto Macfarlane Burnet di Melbourne, aveva lo scopo di studiare la diffusione delle droghe leggere nelle diverse culture giovanili urbane e di identificare i luoghi piu’ appropriati per intervenire con le campagne di prevenzione. Per questo, i ricercatori hanno diffuso dei questionari al pubblico di un festival musicale e ne hanno raccolti 939, tutti compilati da ragazzi tra i 16 e i 29 anni. Il risultato e’ stato chiaro: il 46% di loro ha dichiarato di aver fatto uso di droga negli ultimi mesi (soprattutto cannabis), una percentuale decisamente piu’ alta di quella rilevata nella media dei ragazzi di quell’eta’ da uno studio nazionale del 2004, che si attestava sul 18%. In particolare, si e’ visto che in testa ai consumatori di droga si trovano i ragazzi che amano la musica piu’ ascoltata nelle discoteche. Ed e’ li’, conclude lo studio, che si deve intervenire.