E’ una lieta sorpresa di questo inizio d’estate la disponibilità alla visione on line su Vimeo (al costo di 2 euro) del documentario di Francesco Bussalai “RELEGALIZED, un viaggio nella cannabis rilegalizzata“.
Il film, proiettato al pubblico per la prima volta nel 2017, pur scontando il fatto di essere stato girato alcuni anni fa, ha il pregio di ricostruire la storia della proibizione della cannabis negli USA e del suo ritorno alla legalità a partire dalla seconda metà degli anni 90.
Curiosamente, la parte forse più “spiazzante” del documentario è la riproposizione di una serie di registrazioni audio dello studio ovale durante la presidenza Nixon. Spiazzante perchè fa un certo senso sentire dire dal Presidente degli Stati Uniti “Voglio una dichiarazione maledettamente dura sulla marijuana” rivolto al suo Capo di Gabinetto Bob Hadelman. Pur confermando ciò che sappiamo rispetto a come per Nixon la War on Drugs avesse un preciso obbiettivo politico, ovvero reprimere la contestazione giovanile, fa specie sentire certe frasi in bocca ad un Presidente. Come quando, sempre rivolgendosi al suo collaboratore, poi implicato nel caso Watergate, dice “stamattina, a proposito, guardando il notiziario ne ho sentita un’altra, e questa fa ridere: pare che tutti i bastardi che vogliono legalizzare la marijuana siano ebrei. Quale Cristo è il problema con questi ebrei, Bob?“.
Richard Nixon voleva prendere la marijuana “a calci nel culo” anzi, voleva “trovare il modo per dargliene sempre di più“. Ma non era la pianta l’oggetto di quella furia: erano i movimenti studenteschi e pacifisti; la cannabis era solo lo strumento della repressione. E così istituisce la commissione Shafer che, nonostante le enormi e dirette pressioni attuate da Nixon sul suo Presidente e documentate nel film di Bussalai (non ve le anticipiamo per non farvi perdere il gusto della visione), alla fine del suo lavoro raccomanda di modificare le leggi di allora che colpivano in modo sproporzionato la cannabis, decriminalizzandola e promuovendo la ricerca a fini terapeutici. Tutte raccomandazioni rimaste sinora inascoltate dal governo federale.
Il documentario quindi ripercorre le conseguenze della repressione delle droghe negli USA, che come abbiamo scritto più volte, colpisce in particolare le minoranze e alimenta l’ipertrofico sistema carcerario statunitense. Ma aiuta a comprendere anche il nascente mercato legale, sia ricreativo che terapeutico della cannabis in particolare nell’Oregon, uno dei primi Stati a permettere l’uso legale della cannabis per gli adulti per uso non medico. Da segnalare infine, fra gli intervistati, anche il Prof. Gianluigi Gessa.
Un documentario da vedere e diffondere, di cui trovate qui sotto il trailer in italiano.