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I segnali volgono al rosso. Il consumo d’eroina, diminuito a meta’ degli anni 1990 grazie ai trattamenti di sostituzione, e’ ripartito verso l’alto. Da agosto, autorita’ e agenzie sanitarie giudicano la situazione allarmante, tanto da diffondere un comunicato congiunto per mettere in guardia “dall’aumento continuo del consumo” della sostanza e “la mancanza di conoscenza dei rischi da parte dei nuovi consumatori”. Il fatto inquietante e’ che l’eroina non riguarda solo i consumatori tradizionali di oppiacei, di solito oltre i 30 anni, ma si diffonde tra i giovani. Sono due i gruppi implicati nel fenomeno, sottolinea l’Osservatorio delle droghe (OFDT): da una parte, i giovani che vivono in uno stato di grande precarieta’ residenti in areee urbane, dall’altra, persone relativamente integrate che l’assumono occasionalmente in ambito ricreativo e festaiolo. OFDT imputa la ripresa del consumo d’eroina al venir meno della consapevolezza della sua pericolosita’. Per esempio, durante le feste l’eroina viene usata per gestire la perdita d’efficacia degli psicostimolanti (ecstasy, amfetamine, cocaina) e il conseguente malessere.