Tempo di lettura: < 1 minuto

La rete di collaborazione criminale di Olanda e Belgio da’ vita alla piu’ grande joint venture del pianeta per la produzione e l’esportazione di droghe sintetiche.
In particolare dai laboratori del Belgio – che diventa cosi’ il secondo produttore mondiale dopo la vicina Olanda – escono il 12% di ecstasy e il 10% di anfetamine, che, secondo quanto dice Verner Verbruggen, il commissario che coordina la lotta contro le droghe sintetiche in Belgio, vengono prodotte ‘per l’80% nelle province di Anversa (la citta’ portuale nel nord del Paese) e in quella del Limburgo, non lontano dalla frontiera olandese’.
Alla luce del rapporto sulla droga pubblicato ieri dalle Nazioni Unite, Verbruggen spiega sul quotidiano belga ‘De Morgen’ che ‘la localizzazione dei laboratori in Belgio non e’ casuale’, considerando l’importanza dei porti nei due Paesi interessati. La rete criminale belgo-olandese, precisa ‘De Morgen’, e’ flessibile, si delocalizza con laboratori in Indonesia e in Birmania, in quanto l’uso di anfetamina ed ecstasy e’ sempre piu’ popolare in Asia mentre l’interesse in Europa sembra diminuire. Le pillole sono destinate all’Europa ma anche a Canada, Messico, Australia e Medio Oriente.
Tuttavia, per il commissario belga ‘negli ultimi anni e’ diventato molto piu’ difficile ottenere la materia prima per produrle via i canali di rifornimento dell’industria farmaceutica, ora ci si rifornisce nei negozi ‘fai da te’, per l’acquisto di solventi come etanolo e metanolo, a cui si aggiungono prodotti illegali che si trovano in Russia e in Cina’