Ora che qui negli Stati Uniti si è tornati a respirare un’aria di “banale normalità” con l’arrivo alla Casa Bianca di Joe Biden, resta da vedere cosa vorrà o potrà fare la nuova amministrazione rispetto all’urgente riforma delle politiche sulle droghe a livello federale. Intanto per quel che riguarda la psichedelia proseguono le vittorie antiproibizioniste a livello locale, stavolta relativamente agli psichedelici naturali.
Due settimane fa il consiglio comunale di Somerville, cittadina poco a nord di Boston, in Massachusetts, ha approvato all’unanimità la norma che depenalizza il possesso e l’uso personale delle ‘piante enteogene’, inclusive di funghi psilocibinici, peyote, ibogaina. La misura impone alle forze dell’ordine di assegnare a chi coltiva o usa queste piante e funghi la priorità più bassa nell’attività di pubblica sicurezza. Il provvedimento prevede inoltre che il procuratore-capo cittadino e il parigrado federale non perseguano penalmente tali casi.
Nel maggio 2019 Denver fece storia diventando la prima città statunitense a depenalizzare i funghi contenenti psilocibina per uso personale. Da allora il movimento per la riforma antiproibizionista psichedelica ha conquistato altre vittorie locali (Ann Arbor, Oakland, Santa Cruz) e in concomitanza con le scorse elezioni presidenziali gli elettori dell’Oregon hanno approvato l’innovativa Measure 109 (56%), mentre nella capitale Washington D.C. è passata l’Initiative 81 (76%). E l’adesione di Somerville conferma la forte crescita d’interesse per i benefici di questi psichedelici naturali nel trattamento di problemi di salute mentale come la depressione grave e l’ansia, in aumento durante l’attuale pandemia.
L’ampio fronte protagonista di questo successo include associazioni come Bay Staters for Natural Medicine e la sezione locale di Decriminalize Nature. Il cui impegno punta ad analoghe iniziative nel prossimo futuro. Dal giorno delle elezioni 2020, gli attivisti a San Francisco e nello stato di Washington hanno già annunciato nuovi progetti per la depenalizzazione, mentre la senatrice dello stato del New Jersey, Teresa Ruiz, e il senatore della California, Scott Wiener, hanno annunciato di voler presentare appositi disegni di legge per depenalizzare il possesso di funghi psilocibinici e altre sostanze a livello statale. E in Florida il democrat Michael Grieco si appresta a presentare un disegno di legge per l’istituzione della psicoterapia coadiuvata dalla psilocibina, simile al referendum passato in Oregon.
Invece sul fronte della medicina psichedelica da segnalare il lancio di un nuovo portale-progetto assai promettente, Psilocybin Alpha: notizie, dati, interviste, aziende, investitori e altre risorse utili per saperne di più su un settore che in Nord America è in netta ascesa. Si parla, fra l’altro, della forte ripresa della ricerca scientifica e dei test clinici in corso, in primis quello della Maps (Multidisciplinary Association for Psychedelic Studies) finalizzato all’approvazione della psicoterapia assistita con l’Mdma per il trattamento del disturbo post traumatico da stress (Dpts). Avviato nel 1996, l’iter procedurale è in dirittura d’arrivo (grazie anche a donazioni-record per oltre 30 milioni di dollari raccolte negli ultimi sei mesi), con la terza e ultima fase di due test clinici basati sul protocollo concordato con le autorità. E gli ulteriori dati positivi spingono per l’accelerazione dell’approvazione finale da parte della Fda (Food & Drug Administration), ora prevista per il 2023.
Il sito propone anche un accurato database sulle decine di aziende variamente operative a livello terapeutico pur perdurando l’illeicità dei “prodotti”, incluse quelle già presenti a Wall Street e senza ignorare l’ambivalenza di questa corsa all’oro medico-psichedelico. Riguardo a quest’ultimo aspetto, c’è anche una “watchlist” sull’andamento borsistico, con annesse indicazioni per le opportunità d’investimento. Non mancano dettagli sull’iter dei brevetti relativi a preparati derivati da psilocibina e Mdma, insieme a notizie sui percorsi di depenalizzazione di cui sopra e quant’altro bolle in pentola a livello business.