Il Comitato Promotore del Referendum Cannabis Legale ha consegnato ieri mattina presso la Corte di Cassazione le oltre 630.000 firme raccolte in poco più di un mese. L’obiettivo è andare al voto nella prossima primavera per chiedere la modifica dell’attuale legge. Il quesito referendario – depositato lo scorso 7 settembre dalle Associazioni Luca Coscioni, Meglio Legale, Forum Droghe, Antigone, Società della Ragione e da alcuni rappresentanti dei partiti +Europa, Possibile e Radicali italiani – propone infatti di intervenire sia sul piano della rilevanza penale per quanto riguarda le condotte legate alla cannabis, sia su quello delle sanzioni amministrative in riferimento alla detenzione. Già nella prima settimana di mobilitazione, iniziata l’11 settembre e portata avanti grazie allo strumento della firma digitale tramite SPID, si era già superata la soglia minima di 500.000 firme prevista per la convocazione di un referendum.
Per Leonardo Fiorentini, Segretario nazionale di Forum Droghe e membro del Comitato Promotore nazionale “oggi è un importante momento di democrazia e partecipazione. Insieme alle 630.000 firme depositate in Corte di Cassazione abbiamo imposto all’agenda politica il tema della riforma delle politiche sulle droghe, a partire dalla cannabis.”
“La guerra alla droga ha fallito – continua Fiorentini – è tempo di cambiare. Oggi negli USA il 43% dei cittadini vive in uno Stato che ne ha legalizzato l’uso anche ricreativo; Uruguay e Canada hanno legalizzato la cannabis, e presto lo faranno Lussemburgo e Malta. È tempo che la pianta che coltivava nelle sue tenute Camillo Benso Conte di Cavour e vestiva Giuseppe Garibaldi torni legale. È una battaglia patriottica: in Italia la coltivazione della canapa nei secoli ha segnato il territorio, ed è ben presente nella tradizione agricole e culturale del nostro paese. È ora di finire un’inutile guerra ad una pianta e a chi la utilizza, e gli italiani ne sono consapevoli: in un recente sondaggio SWG il 58% si è schierati a favore della legalizzazione. E’ tempo – conclude Fiorentini – di trasformare quella che è ormai coscienza diffusa nella società, in forza elettorale alle urne referendarie nella prossima primavera.”
Promuovono il referendum, fra gli altri, Associazione Luca Coscioni, Meglio Legale, Forum Droghe, Antigone, Società della Ragione, +Europa, Possibile, Radicali italiani, Sinistra Italiana, Potere al Popolo, Rifondazione comunista, Europa Verde, Arci, Coalizione Italiana per i Diritti e le Libertà Civili – CILD, Volt Italia, Freeweed, Cannabis for Future, Spinelli D’Italia, Manifesto Collettivo, Esseblog, Diem25, 6000 sardine.