E’ stato reso pubblico questa settimana dalla trasmissione “Planta baixa” della TV3 catalana un rapporto interno realizzato per il Comissaria General d’Investigació Criminal da parte dei Mossos d’Esquadra, la polizia della Catalogna. Il documento è molto interessante ed è solo l’ultimo di una serie di analisi sul mercato della cannabis in Catalogna realizzate a partire dal 2018. La premessa è chiara: serve una “nuova strategia” per affrontare il mercato illegale della marijuana che viene rappresentato al momento come una “minaccia alla stabilità sociale ed economica della Catalogna“.
Nel testo dei Mossos si prende atto della sconfitta dalle war on drugs e della situazione che genera allarme nella regione spagnola: “c’è un rischio di consolidamento nella crescente penetrazione del crimine organizzato nelle strutture istituzionali e sociali. I postulati del proibizionismo sono stati superati da questa realtà, che ha portato, nel contesto politico, a proposte legislative per cambiare l’inerzia“.
Secondo il rapporto divugato da Planta Baixa “lo scenario della regolamentazione del mercato della marijuana, o parte di esso, dovrebbe essere concepito per separare il singolo consumatore dalle relazioni clandestine e dai circuiti illegali. Deve anche garantire uno spazio più visibile per l’educazione e la conoscenza sull’argomento, e togliere allo spazio illegale influenza e condizionamento sul rapporto dei consumatori e della società in generale, con la marijuana“.
Una volta reso pubblico il contenuto, la Polizia della Catalogna è subita corsa ai ripari, con un comunicato in cui chiarisce che “non è scopo di questo rapporto dei Mossos d’Esquadra prendere una posizione su una o l’altra posizione riguardo alle opzioni legislativa sulla cannabis, sulle droghe in generale o su qualsiasi altra questione. Di conseguenza, il rapporto non intende dichiarare una posizione a favore della legalizzazione della marijuana, ma piuttosto analizzare le diverse opzioni che esistono nello scenario attuale. In ogni caso, la polizia non chiede la legalizzazione della cannabis attraverso questo documento.”
La regolamentazione della cannabis secondo i Mossos
Nonostante la precisazione istituzionale, che non smentisce i contenuti del rapporto e semmai ne chiarisce i contorni, è molto utile analizzare i punti proposti: una sorta di decalogo per la regolamentazione della cannabis secondo la Polizia della Catalogna.
- Regolamentare la vendita e il consumo di THC e CBD per usi medici
E’ necessaria una legge che permetta la prescrizione, vendita e consumo di THC e CBD per uso terapeutico. Per i Mossos non è un percorso problematico. - Accesso legale al consumo individuale
Con l’obbiettivo di allontanare le persone che usano cannabis dai circuiti illegali i maggiorenni dovrebbero poter accedere ad un mercato “legale e sicuro”, con garanzie rispetto alla qualità del prodotto e alle percentuali di THC. Per la polizia catalana il modello dovrebbe essere uniformemente adottato in tutta l’area Schengen per evita il “turismo della cannabis”. - Cannabis Social Club
E’ necessaria una normativa che chiarisca le condizioni per le associazione di consumatori che condividono la produzione, ora in una situazione “precaria” che si trasforma in una “opportunità per promuovere il consumo o il traffico“. Si propone di limitare il numero di aderenti, rendendo tracciabile la produzione con piantagioni dichiarate, controllate e corrispondenti al prodotto poi consumato dagli associati. - Consumo e trasporto in luoghi pubblici
Si propone si seguire il modello ora in uso per il tabacco, con la cannabis che potrà essere consumata negli stessi luoghi dove si può fumare tabacco. La detenzione negli spazi pubblici “non dovrebbe essere punibile” ma potrebbe dover essere documentata e nel caso la regolamentazione non fosse aperta a tutto lo spazio Schengen, il possesso da parte degli stranieri dovrebbe essere punito. - Vendita al pubblico
Il prezzo dovrà essere concorrenziale rispetto a quello del mercato illegale per “attirare i consumatori verso canali sicuri e legali“. - Aumento delle sanzioni per i comportamenti pericolosi
Alla regolamentazione dovrebbero essere associate nuove misure di controllo e maggiori sanzioni per quei comportamenti che mettono a rischio altri cittadini, come la guida in stato alterato. - Rimodellare il sistema penale e giudiziario
Una volta regolamentato il mercato legale andrebbero aumentate le pene per il narcotraffico, premiando chi aiuta nelle indagini con maggiore protezione per testimoni e fonti della polizia. Andrebbero anche modernizzate e snellite le procedure del sistema di cooperazione internazionale. - Equipe multisettoriale
Per i Mossos è necessario comporre equipe con esperti e responsabili politici che affianchino i dipartimenti antidroga per supervisionare la situazione dei mercati legali e illegali della cannabis. - Coinvolgimento degli attori in gioco
Serve partecipazione e condivisione di informazioni con tutte le parti in causa anche per prevenire diversioni e riciclaggio di denaro. - Sistema di valutazione
Va definito un sistema di valutazione del sistema, con indicatori e meccanismi di valutazione continua per poter rilevare “nuove necessità e misure correttive“. L’obiettivo è quello di monitorare il mercato “sotto tutti i punti di vista: economico, della salute, della sicurezza e dell’informazione, della conoscenza e dell’educazione“.
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— Planta baixa TV3 (@plantabaixatv3) November 3, 2021