Il presidente boliviano, Evo Morales, ha ordinato la sospensione di ogni attivita’ nel suo paese della Drug Enforcement Agency (Dea), l’agenzia antidroga statunitense, accusandola di appoggiare economicamente i prefetti regionali che si oppongono al suo governo. Lo rende noto l’agenzia di stampa locale Abi. Durante una manifestazione sull’eliminazione della coltivazione della foglia di coca a Chimore’, a circa 170 km da Cochabamba, nel centro del paese, Morales ha detto che si tratta di una sua ‘decisione personale’. ‘A partire da oggi si sospende indefinitamente l’attivita’ della DEA americana, perche’ abbiamo il dovere di difendere la sovranita’ del popolo boliviano’, ha detto il capo di Stato. Morales ha precisato che dispone di informazioni che dimostrano che l’agenzia americana ha finanziato azioni di protesta che miravano a destabilizzare il suo governo, come l’occupazione degli aeroporti di Santa Cruz, Pando, Beni e Tarija.