RIMINI – La posizione di quattro giovani riminesi poco più che diciottenni, incensurati e di buona famiglia è al vaglio degli inquirenti che stanno indagando sul tentativo di omicidio di Andrea Severi, 44 anni, il clochard tarantino che fu dato alle fiamme mentre dormiva su una panchina a Rimini lo scorso 10 novembre e che fu ridotto in fin di vita, per poi cominciare una lenta guarigione. Li ha individuati la squadra mobile della questura di Rimini. Per loro si ipotizza un fermo di polizia giudiziaria con l’accusa di tentato omicidio.
I particolari dell’operazione saranno illustrati in una conferenza stampa alle 15 nel Tribunale di Rimini dai vertici della Procura. Severi, che ha riportato ustioni di secondo e terzo grado sul cinquanta per cento del corpo, è ancora ricoverato al centro grandi ustionati di Padova