In dicembre l’Austria ha vietato la commercializzazione dell’ultima droga di moda, la miscela d’erbe chiamata spice, ritenuta rischiosa per l’alto contenuto di sostanze attive. Ma subito e’ emerso un altro pericolo: quello del mercato nero, dove se ne smercia un tipo a piu’ alto contenuto stupefacente, come spiega il tossicologo Rainer Schmid di Vienna. E cosi’, chi la vuole, ne ottiene mezzo grammo o “una bomba psichica”, come dice l’esperto, pagandola 100 euro.
Legalmente e’ vietato comprare le sostanze attive o la miscela d’erbe contenente i cannabinoidi sintetici, ma il loro possesso e consumo non sono punibili, giacche’ spice e’ soggetta alla legge dei farmaci e non a quella degli stupefacenti come in Germania. Insomma, in Austria e’ proibita la sostanza attiva JWH-018, presente in concentrazioni minime, ma non le altre sostanze. E la vendita via Internet non e’ perseguibile a causa dei controlli troppo onerosi. A destare maggiore preoccupazione e’ un altro tipo di cannabinoide sintetico presente nella spice, l’HU-210. E piu’ in generale ancora, il pericolo e’ che il consumatore non ha la possibilita’ di verificare che cosa inala, ed e’ alla totale merce’ del fornitore.