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30/01/2009. La delegazione americana incaricata di negoziare in questi giorni la Dichiarazione politica e il relativo Piano d’azione per Vienna 2009 sta cercando di impedire che nel documento ufficiale dell’Onu venga inserito un riferimento a misure di riduzione del danno come i programmi di scambio siringhe per la prevenzione dell’Hiv/Aids. Questa è la denuncia contenuta in una lettera che tre membri del Congresso – José Serrano, Henry Waxman e Barbara Lee – hanno indirizzato alla nuova ambasciatrice americana all’Onu Susan Rice, in vista del meeting ad alto livello in cui gli stati membri, l’11 e il 12 marzo prossimi, saranno chiamati ad esprimere una valutazione circa le politiche globali sulle droghe nell’ultimo decennio.

«Negli Stati Uniti e in tutto il mondo – scrivono i tre deputati Usa – lo scambio di siringhe è riconosciuto come un modo pratico e di provata efficacia per contribuire a ridurre al minimo i terribili danni derivanti dall’uso illegale di droghe». Essi sottolineano come l’atteggiamento tenuto dalla delegazione americana (nominata durante la presidenza di George W. Bush) non rispecchi più il parere del nuovo presidente Barack Obama, il quale si è espresso a favore dell’abolizione del bando dei finanziamenti federali per i programmi di scambio siringhe. I tre, che sono impegnati in parlamento per l’abolizione di questo bando, chiedono che vi sia un cambiamento netto rispetto al passato e che la delegazione riceva istruzioni in questo senso dalla nuova amministrazione. «Altrimenti – si legge ancora nella lettera – rischiamo di dare vita a una dichiarazione Onu in contrasto con le nostre politiche e i nostri interessi nazionali, compromettendo inutilmente i rapporti con i nostri alleati in Europa».

La notizia è rimbalzata nei media internazionali ed è stata ripresa tra l’altro dall’agenzia Reuters, che ha riportato il commento di alcuni partecipanti ai colloqui in corso a Vienna secondo i quali «i negoziatori Usa stanno tentando di imporre programmi antidroga che venivano promossi durante l’amministrazione Bush, ma che non sono più promossi dal presidente Barack Obama».

«La questione è particolarmente seria – scrive Tom Blickman sul blog del TransNational Institute di Amsterdam – perché la nuova Dichiarazione politica guiderà la politica internazionale sulle droghe per il prossimo decennio. Molti paesi guardano all’Onu per le proprie linee guida. Il riconoscimento ufficiale dello scambio di siringhe e della riduzione del danno nelle strategie di controllo sulle droghe favorirebbe l’adozione di misure efficaci contro l’Hiv/Aids ed altre malattie trasmissibili attraverso il sangue, riducendo significativamente il numero di morti per overdose». (m.i.)

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