Venerdì 2 febbraio Franco Corleone ha iniziato un digiuno di dialogo con il Parlamento per sollecitare l’immediato incardinamento della proposta di legge Boato sul tema delle droghe e delle tossicodipendenze (A.C. n. 34) e la nomina dei relatori nelle due Commissioni congiunte alla Camera, Giustizia e Affari Sociali.
La proposta Boato è stata presentata alla Camera dei Deputati all’inizio della legislatura ed è stata assegnata in sede congiunta alla Commissione Giustizia e alla Commissione Affari Sociali il 20 settembre 2006. Da allora però è rimasta chiusa in un cassetto.
La proposta, che è in linea con il programma dell’Unione sul tema, ha raccolto le firme di parlamentari di tutto il centro-sinistra e sta tuttora raccogliendo numerose adesioni tra i parlamentari.
Il 23 gennaio scorso si è tenuta a Roma, presso la sala stampa della Camera, una conferenza stampa alla quale hanno partecipato vari parlamentari firmatari della proposta – tra cui Marco Boato, Carlo Leoni, Ruggero Ruggeri, Daniele Farina, Cinzia Dato – ed altrettanti esponenti della società civile e delle associazioni, operatori pubblici, consumatori ed altri soggetti che hanno dato vita in questi anni al movimento per l’abrogazione della legge Fini-Giovanardi e per la riforma della politica delle droghe.
In questa sede Franco Corleone aveva chiesto la decisione dell’incardinamento della proposta Boato con la nomina dei relatori e tutte le procedure per garantire un esame approfondito del testo ed una discussione nel Parlamento e nel Paese, entro una settimana. «Finora – spiega però Corleone – il presidente della Commissione Giustizia e il presidente della Commissione Affari Sociali non ci hanno dato una risposta. A questo punto ho deciso di iniziare da venerdì 2 febbraio un digiuno».
Per Corleone l’incardinamento della legge e la nomina dei relatori è un obiettivo minimo ma in difesa della possibilità di discussione e dibattito per le decisioni che il Parlamento deve assumere.
L’iniziativa di digiuno è iniziata da Franco Corleone ma successivamente sarà sostenuta da altri esponenti del movimento che in questi anni ha contestato il colpo di mano con cui è stata votata la Fini-Giovanardi.
Per aderire scrivete a digiuno@fuoriluogo.it