È stata pubblicata ieri, con 19 giorni di ritardo sulla scadenza di legge del 30 giugno, la relazione del Governo sullo stato delle tossicodipendenze in Italia.
Stefano Vecchio, Presidente di Forum Droghe, mette in luce come la Relazione al Parlamento “confermi i dati del Libro Bianco: più di un terzo dei detenuti è in carcere per effetto della legge italiana sulle droghe e altrettanti sono “tossicodipendenti”. Questo dato, che evidenzia il danno ai diritti civili, alle cure e alla salute delle persone che usano droghe e che smentisce clamorosamente le dichiarazioni della Presidente del Consiglio, non ha meritato alcun commento o valutazione da parte del sottosegretario Mantovano. L’assenza di ogni riferimento agli interventi di RdD – continua Vecchio – completa il quadro della posizione cinica e di guerra aperta alle persone che usano droghe. È necessaria una mobilitazione che coinvolga la Società Civile e la Politica che non si riconosce in questa prospettiva, verso una progressiva decriminalizzazione e deistituzionalizzazione delle persone che usano droghe e una riorganizzazione del sistema dei servizi e degli interventi nella prospettiva della riduzione del Danno e della promozione alla salute.”
Per Susanna Ronconi, membro del Comitato Scientifico di Forum Droghe “la Relazione è riuscita a bandire, come ai peggiori tempi di Giovanardi, il termine universalmente accreditato di Riduzione del danno’ (RdD), declinandolo come prevenzione, con buona pace della Strategia europea cui dovremmo aderire. Una mossa ideologica che per fortuna l’EMCDDA europeo almeno in parte contiene, dato che obbliga anche l’Italia di Mantovano a fornire i dati sui servizi e gli interventi di RdD. Così, sebbene in modo stravolto, nascosto e confuso negli obiettivi, troviamo alcuni dati su unità mobili e drop in e sui loro interventi. Uno scenario deprimente: ancora e sempre una geografia disuguale, carente, insufficiente, anche se la RdD, così propriamente definita nel 2017, è e dovrebbe essere un Livello Essenziale d’Assistenza.”
A questo proposito Leonardo Fiorentini, segretario di Forum Droghe, sottolinea che “il sottosegretario Mantovano nella sua introduzione continua a spacciare la consultazione a senso unico avviata dal Governo – culminata nella messa in scena del 26 giugno – in “metodo di lavoro condiviso” e annuncia di voler “modificare l’impostazione” della relazione: il Governo sappia che non accetteremo manipolazioni ideologiche nascoste nell’“adeguamento nella raccolta dei dati”. Gli stessi che rendono l’evidenza del fallimento dell’approccio proibizionista: una legge che da 33 anni criminalizza il consumo e riempie le nostre carceri a tassi doppi di quelli europei non solo non riesce ad arginare i consumi fra i più giovani – che ritornano negli intervalli pre-pandemia – ma li indirizza verso quelli più pericolosi. Perché – conclude Fiorentini – i cannabinoidi sintetici esistono, e sono pericolosi, solo perché c’è il proibizionismo: in un regime di regolamentazione legale della cannabis non avrebbero mercato.”
L’ufficio Stampa
Roma, 20 luglio 2023
Forum Droghe, fondata nel 1995, si occupa di politiche sulle droghe a livello nazionale ed internazionale. È membro dell’International Drug Policy Consortium e della Coalizione Italiana per i Diritti e le Libertà Civili e partecipa al Civil Society Forum on Drugs della Commissione Europea. Dal 2017 è organizzazione accreditata con status consultivo all’ONU.
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