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Per la Corte Suprema degli Stati Uniti, con un 8-1, e’ stata illegale la perquisizione da parte delle autorita’ scolastistiche di una studentessa accusata di avere con se’ pastiglie di Ibuprofen.

Savana Redding, all’epoca 13enne, frequentava la Safford Middle School, fu invitata a spogliarsi perche’ la scuola riteneva che lei avesse delle pillole, l’equivalente di due Advil. Era stato un altro studente ad accusarla del possesso. Pastiglie che non furono trovate.

La scuola proibiva l’accesso nell’istituto con droghe e medicinali, prescritti o meno.

“All’accusa di Savana mancavano le prove che lei potesse nascondere le pastiglie nella biancheria. Questo e’ stato un punto fondamentale per non ritenere la ricerca ragionevole”, ha dichiarato il giudice David Souter.

Un tribunale federale rigetto’ la richiesta di violazione dei diritti avanzate dalla Redding e della madre, e l’appello concordo’ che la perquisizione non violava diritti, ma la Corte del nono Circuito della Corte d’Appello aveva concluso che la perquisizione era una invasione dei diritti costituzionali, e il vice preside che la ordino’ “personalmente colpevole”.