Il leader del partito conservatore britannico, David Cameron, nella sua epoca di alunno dell’esclusiva scuola privata di Eton avrebbe fatto uso di cannabis: è quanto rivelano praticamente tutti i quotidiani britannici in edicola ieri, dai meno affidabili dei tabloid, agli autorevoli e serissimi Observer, Times, Independent.
L’allora quindicenne Cameron, secondo il Mail on Sunday, si sarebbe guadagnato due settimane di consegna dopo aver ammesso di aver fumato erba; da notare che il quarantenne leader dei Tories ha sempre evaso ogni domanda relativa alle sue esperienze con le droghe leggere prima di essere eletto deputato, nel 2001.
Il portavoce di Cameron, George Eustice, non ha confermato né smentito le affermazioni dei tabloid: “Sarebbe successo più di 25 anni fa e David ha sempre sostenuto che i politici hanno diritto a un passato privato”. Stando al Sunday Telegraph la storia farebbe parte di una biografia non autorizzata di Cameron che dovrebbe venire pubblicata nel prossimo aprile, dal titolo “Cameron: l’ascesa del nuovo conservatore”.
Francis Elliott, coautore del libro insieme a James Henning, ha dichiarato alla rete televisiva Sky News di non ritenere la rivelazione dannosa per la carriera politica di Cameron: “Credo che la maggior parte della gente penserà che per un uomo della sua età si tratta di qualcosa di usuale”.
Dopo la storica ammissione dell’ex presidente statunitense Bill Clinton di aver fumato marijuana -con l’ancor più storica precisazione di “non aver inalato” il fumo- decine di parlamentari britannici hanno raccontato in passato di avere fatti uso di droghe leggere, come l’ex Ministro per L’Irlanda del Nord Mo Mowlam -che nel 2000 precisò di “aver inalato, al contrario di Clinton”.
In un videopodcast trasmesso nel gennaio scorso Cameron aveva avanzato l’idea di incoraggiare i consumatori di droghe a raccontare ai giovani le loro esperienze; sulla legalizzazione della marijuana il leader Tory si era detto contrario: “Mi sembra giusto che sia ancora una droga criminalizzata”.
L’ex presidente del Partito Conservatore, Norman Tebbitt, ha dichiarato alla Bbc che Cameron dovrebbe rassicurare i militanti su quale sia il suo effettivo atteggiamento: “La questione è se capisca o meno che questa droga è una sostanza assai pericolosa e che dovrebbe essere trattata come tale”.
Affari suoi se a quindici anni rischio’ l’espulsione da Eton perche’ fumava la marijuana: ‘Anche i politici hanno diritto a un passato che e’ privato e deve rimanere privato’. Cosi’ il leader del partito conservatore britannico ha cercato stamattina di neutralizzare il polverone innescato da una nuova biografia dove si raccontano per filo e per segno le sue esperienze adolescenziali di droga.
A differenza dell’ex presidente americano Bill Clinton, che si era difeso con un curioso distinguo (‘Ho fumato ma non inalato’), Cameron ha scelto come scudo il diritto alla privacy. Si sente di dover rispondere pubblicamente della sua vita privata soltanto per quanto riguarda il periodo successivo al suo ingresso in politica.