Tempo di lettura: 2 minuti

Mentre a livello nazionale infuriano le polemiche (in concomitanza con la Conferenza sulla droga in corso a Genova), ieri alla Procura della Repubblica di Napoli è stato presentato un esposto per valutare se sussistano estremi di reato e per chiedere la chiusura di un sito web che insegnerebbe a comprare le droghe. «Si tratta del sito www.fuoriluogo.it, la pagina web (creata in collaborazione con il Manifesto) che» – secondo i denuncianti – «proponendosi il dichiarato obiettivo ”di consentire al consumatore consapevole di essere informato sull’andamento del mercato” insegna, di fatto, ad acquistare stupefacenti». L’esposto è stato consegnato al procuratore Agostino Cordova dai dirigenti di Alleanza nazionale, Carmine Ippolito, e di Azione giovani, Pietro Foderini, i quali, «poichè il sito è facilmente visibile anche ai minorenni», chiedono al Procuratore «di valutare se sussistano gli estremi di reato di cui all’articolo 82 dpr 309 del ’90 e cioè istigazione, proselitismo e induzione al reato di persone minorenni». Inoltre chiedono al ministro degli Interni di verificare se sussistano «le condizioni legittimanti la chiusura del sito». Nel sito in questione sarebbero messi a confronto i prezzi delle sostanze vietate che vengono praticati nelle varie piazze italiane ed europee, con tanto di ”recensione” dell’esperto che analizza le caratteristiche delle droghe in commercio e i loro effetti. «Il sito www.fuoriluogo.it» – denuncia inoltre Alleanza nazionale/Azione universitaria – «nella stessa pagina in cui si propone il dichiarato obiettivo di ”consentire ai consumatori consapevoli di essere informati sull’andamento del mercato” sollecita a tale scopo gli stessi consumatori ”ad inviare notizie relative al mercato della propria città, e riflessioni sull’andamento di questo settore dell’economia sommersa”». L’iniziativa di An mentre infuria lo scontro ideologico tra chi vorrebbe la depenalizzazione delle droghe e la somministrazione controllata d’eroina (già individuati i ”farmaci” all’uopo, prodotti da due multinazionali) e chi è contrario. Intanto alcuni esperti denunciano che esiste omertà sulla drammatica excalation dell’uso di droghe nel nostro Paese.