Tutti i più di 4.000 prigionieri del braccio della morte keniano riceveranno la commutazione della pena in ergastolo, ha annunciato il presidente Mwai Kibaki, descrivendo la condizione di chi aspetta da anni di essere giustiziato come di “angoscia e sofferenza eccessiva”. Lo stesso Kibaki ha precisato che la sua decisione, che segue il consiglio di una commissione costituzionale, non significa che la pena di morte sia stata abolita nel paese. “La lunga permanenza nel braccio della morte causa angoscia e sofferenza eccessiva, un trauma psichico, il che potrebbe costituire un trattamento inumano”, si legge nella dichiarazione del Presidente, che ha incaricato il Governo di verificare quale sia l’effetto della pena di morte nella lotta contro il crimine. Nessuna sentenza capitale è stata eseguita in Kenya negli ultimi 22 anni.