Marco Aurelio Garcia, il consigliere degli Affari internazionali del presidente brasiliano Inacio Luis Lula da Silva, ha reiterato la contrarieta’ di Brasilia alla presenza di truppe statunitensi nel continente sudamericano. Una presenza resa possibile dall’accordo con il quale la Colombia concede a Washington l’uso logistico delle basi militari per combattere narcotrafficanti e terroristi. Garcia ha spiegato al generale Jim Jones, assessore alla sicurezza della Casa Bianca, che non si tratta di una posizione “preconcetta” o “ideologica” e che viene da un “governo che ha buone relazioni con la Colombia e da un presidente (Lula) che ha ottime relazioni con il presidente colombiano Alvaro Uribe”. Dichiarazioni che Garcia ha reso da Caracas, a margine di un colloquio con il presidente venezuelano Hugo Chávez. Secondo il funzionario brasiliano, Jones ha rispiegato che l’accordo non prevede la presenza stabile di truppe statunitensi. Una rassicurazione non del tutto sufficente: la presenza di militari “estranei alla regione” non e’ comunque “un fattore che possa contribuire alla distensione”, ha detto Garcia ricordando la delicatezza dei rapporti tra Washington e il subcontinente proprio nel momento in cui si sta cercando di ricucire un dialogo. (Il Velino)