Dopo la Germania, la Spagna e la Svizzera anche il Belgio tenta la strada della distribuzione controllata di eroina, per cercare di aiutare i tossicomani ad uscire dalla spirale della droga e curarli. A Liegi infatti il prossimo autunno partira’ un progetto pilota, destinato a 100 tossicodipendenti (a cui sara’ affiancato come campione di controllo un gruppo di 100 persone trattate con metadone) cui sara’ distribuita gratuitamente eroina ‘medica’, la diacetilmorfina. Un modo, anzitutto, per rompere la terribile routine quotidiana della caccia al denaro per comprarsi la polvere bianca e poi ricominciare daccapo non appena consumata la dose.
In cambio, pero’, i tossicomani coinvolti nel test dovranno accettare condizioni ben precise: dovranno accettare tre visite al giorno, sette giorni su sette, con valutazioni sociali, fisiche e psicologiche regolari. Il test durera’ tre anni, se irisultati saranno incoraggianti sara’ esteso ad altre citta’ belghe.
Il sindaco di Liegi Willy Demeyer ha difeso a spada tratta l’esperimento. “Il test e’ frutto di matura riflessione -ha detto, riferendosi al fatto che della questione si discute da 10 anni- il suo obiettivo primo e’ la sanita’ pubblica. Se cio’ risolvera’ anche problemi di sicurezza, sara’ un effetto benefico collaterale”.
Dal canto suo, il ministro della Sanita’ Rudy Demotte ha respinto al mittente le accuse di quanti parlano di permissivismo. “Ma per carita’, al contrario il progetto moltiplica i controlli e gli obblighi e consente di affrontare il nocciolo duro” della tossicodipendenza.
“L’obiettivo -gli ha fatto eco il ministro della Giustizia Laurette Onkelinx- non e’ di mantenere la tossicodipendenza, ma che alla fine i candidati si orientino verso l’astinenza o il trattamento con un prodotto sostitutivo”.
Il costo complessivo dell’esperimento e’ di 3,3 milioni di euro finanziati in massima parte dal ministero della Sanita’ di Bruxelles.