Il Messico ha sostituito in questo fine settimana i suoi 700 ispettori doganali con 1.400 agenti addestrati alla lotta contro tutte le forme di contrabbando, in particolare contro il traffico di droga e di armi.
La misura è stata presa nel quadro dello sforzo in corso che mira a sradicare la corruzione e a rinforzare la sorveglianza alle frontiere con nuove tecnologie. E il numero degli uomini addetti alla missione viene raddoppiato.
Gli ispettori delle dogane negli aeroporti e nei posti di frontiera del paese hanno consegnato le loro armi di servizio all’esercito prima di lasciare il loro posto, sabato sera.
Secondo Pedro Canabal, portavoce del servizio tributario, i settecento ispettori non sono stati licenziati: i loro contratti scadevano in questo fine settimana e non sono stati rinnovati.
Ciudad Juarez: uccise da ieri 25 persone – Venticinque persone sono state uccise nel corso di regolamenti di conti da ieri a Ciudad Juarez, la città messicana al confine con gli Stati Uniti, teatro da anni di sanguinosi scontri fra i clan che controllano il narcotraffico. Otto delle vittime sono state massacrate in un bar, secondo le autorità locali.
Un gruppo di almeno 6 killer ha fatto irruzione nel bar verso l’1.30 del mattino, quando in Italia erano le 8.30 di lunedí; hanno abbattuto il proprietario e la moglie, poi hanno sparato raffiche di fucile d’assalto sui clienti. Oltre alle otto vittime, sono rimasti sul terreno quattro feriti gravi.
Domenica pomeriggio un commando di uomini in uniforme nera aveva ucciso sei uomini in una casa di una località vicina a Ciudad Juarez. La maggioranza delle altre vittime è stata uccisa per strada in altri quartieri della città
Ciudad Juarez, dall’altra parte della frontiera rispetto a El Paso, in Texas, conta 1,3 milioni di abitanti ed è la città piú pericolosa del Messico. Qui si concentra la guerra per il controllo della droga e per l’esportazione verso gli Stati Uniti, primo cliente mondiale per la cocaina. La guerra ha ucciso oltre 10.000 persone in Messico dal primo gennaio 2008, nonostante il dispiegamento di oltre 36.000 fra poliziotti e soldati negli Stati del nord della confederazione.