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La facilità con la quale, a Praga, si possono acquistare e consumare le droghe, anche in luoghi pubblici, minaccia di far diventare questa città una nuova capitale europea degli stupefacenti. Secondo il settimanale Die Welt, la capitale ceca insidia seriamente il primato da tempo riconosciuto ad Amsterdam. E comunque il fenomeno è evidente, soprattutto nella centralissima piazza Venceslao, il luogo noto per aver ospitato le grandi manifestazioni politiche della storia di questo Paese, e ora ricettacolo di spacciatori di droga e tossicodipendenti. Alla luce del sole, fra passanti indifferenti e turisti spesso ignari, all’uscita della stazione metro di Muzeum – a pochi metri dalla statua di San Venceslao e dal Museo nazionale – è facile vedere tossicodipendenti che si passano bustine, maneggiano siringhe e si bucano in pieno giorno. Uno spettacolo che si interrompe di tanto in tanto al passaggio dei pochi poliziotti in servizio nella zona.
E’ praticamente di dominio pubblico il fatto che sulla Piazza Venceslao operino numerose bande di spacciatori, che offrono di tutto: droghe leggere, ecstasy, cocaina.
Allargando il campo di visione all’intera Repubblica ceca,particolarmente rilevante è la diffusione di cannabis. Fra gli adolescenti uno su due ammette di averne fatto uso almeno una volta, percentuale da primato fra i Paesi europei. Cresce poi l’uso di ecstasy, mentre l’eroina – dopo il boom degli anni ’90 – è considerata in fase stagnante. In ascesa è invece la cocaina, che assieme all’ecstasy fa ormai concorrenza alla specialità locale, la cosiddetta “pervitina”, una metanfetamina che si estrae da prodotti farmaceutici spesso liberamente in vendita.
Secondo l’Ufficio statistico nazionale, in Repubblica ceca si spendono circa 6,5 miliardi di corone l’anno (circa 2,7 miliardi di euro) per il consumo delle droghe.
La diffusione sarebbe stata favorita dalla nuova quantità massima stabilita dal governo – un esecutivo tecnico guidato dalla statistico Jan Fischer – entro la quale la detenzione delle droghe non è punibile come reato, ma, tutt’al più, soggetta a una multa amministrativa. Nella Repubblica ceca non è più reato la detenzione di marijuana (sino a 15 grammi), di haschish (sino a dieci grammi), di eroina (sino a 1,5 grammi) e di cocaina (sino a 2 grammi). Per quanto riguarda in particolare l’ecstasy, la punibilità scatta al di sopra di una quantità di 0,4 grammi di principio attivo, il che equivale a circa quattro pasticche.
La situazione soprattutto a Praga preoccupa, a tal punto da aver spinto la polizia cittadina ad organizzare un reparto speciali di agenti antidroga, nell’ambito del progetto “Drogy Praha”.
“L’obiettivo prioritario che ci proponiamo è quello di rendere meno facile lo spaccio della droga nell’ambito della capitale, agendo soprattutto contro i pusher che operano in strada” ha affermato martin Cervicek, comandate della polizia cittadina, il quale ha sottolineato quanto questo problema a Praga negli ultimi anni sia peggiorato, andando a condizionare persino zone non centrali, che sino a pochi anni fa erano apparse immuni.