Due poliziotti egiziani saranno processati con l’accusa di aver torturato un giovane attivista che, secondo le associazioni per la tutela dei diritti umani, sarebbe stato picchiato a morte dopo aver accusato la polizia di corruzione. Lo ha reso noto l’agenzia ufficiale Mena.
Il caso ha scatenato manifestazioni di protesta in diverse citta’ del Paese e ha sollevato critiche anche da parte di Ue e Usa. Il giovane di 28 anni, Khaled Mohammed Said, e’ morto il 6 giugno dopo essere stato fermato da agenti in borghese davanti a un Internet cafe’. Il ragazzo aveva appena messo in rete un video nel quale si vedevano due poliziotti che si spartivano droga sequestrata durante un’operazione. Secondo il ministero dell’Interno e’ morto dopo avere ingerito un pacchetto di droga che aveva addosso durante una perquisizione.
Le autorita’ hanno avviato l’inchiesta sui due poliziotti mercoledi’ scorso. Secondo la giustizia, una seconda autopsia ha confermato le circostanze del decesso indicate dal ministero dall’interno. I due poliziotti sono accusati di torture ma non delle morte del ragazzo. La morte di Said aveva scatenato la reazione dei blogger sulla rete e originato manifestazioni di protesta al Cairo e ad Alessandria. Il caso, denunciato da Human Rights Watch e per il quale Unione Europea e Usa hanno espresso preoccupazione, ha rinfocolato le critiche alle legge sull’emergenza, che di recente e’ stata prorogata fino al 2011.