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Italia o Spagna: invertendo l’ordine dei fattori il risultato non cambia. Rototom Sunsplash, il più grande festival reggae d’Europa, è il primo caso in Europa di manifestazione culturale costretta all’esodo: ma non solo non mostra di risentire del cambio di nazione ma nella sua prima edizione iberica registra addirittura un raddoppio nelle prevendite: segno che la grande comunità transnazionale che si riconosce negli ideali di pace, fratellanza ed armonia di cui Bob Marley era ambasciatore universale ha capito la scelta dell’organizzazione e l’ha premiata con un successo senza precedenti.
Il conto alla rovescia sta per scadere: sabato infatti il Rototom Sunsplash darà il via alla sua 17^ edizione e a Benicassim, nella comunidad valenciana, dal 21 al 28 agosto prossimi si annuncia una vera invasione del popolo del reggae. Rispetto allo scorso anno, quando la manifestazione si teneva a Osoppo, nel Nord-Est dell’Italia, le prevendite hanno fatto registrare il raddoppio secco degli abbonamenti venduti: un successo inatteso ma tuttavia indicativo dell’accoglienza trionfale che il festival reggae più importante d’Europa ha trovato in Spagna, dove la manifestazione (riconosciuta dall’Unesco come evento emblematico del decennio per la cultura della pace) ha avuto riscontri unanimemente positivi.
L’accoglienza è stata eccezionale non solo da parte del pubblico ma anche dal punto di vista delle amministrazioni che infatti stanno seguendo con attenzione e con soddisfazione questa nuova scommessa. Al taglio ufficiale del nastro il 21 agosto sarà presente come ospite d’onore anche un’amica consolidata del Festival, la Ministra di Cultura, Sport e Gioventù della Jamaica, Olivia ‘Babsy’ Grange che fu già ospite ad Osoppo nel 2008 in occasione della quindicesima edizione del Festival, in un momento dove l’esodo a 1600 km di distanza sembrava davvero impensabile. La Grange sarà ricevuta ufficialmente dalle autorità locali e da esponenti del governo e porterà la testimonianza di un governo come quello caraibico che ha sempre sostenuto il messaggio di fratellanza e accettazione della diversità che la musica reggae e il Rototom Sunsplash portano da sempre con sè.
Se l’apprezzamento in ambito istituzionale è stato generale, è addirittura straordinario il riscontro di pubblico che il festival si prepara ad avere. L’affluenza che si annuncia a Benicassim è quella di un vero e proprio esodo planetario proveniente da più di quaranta di paesi, fra cui anche nazioni all’altro capo del mondo come Usa, Canada, Brasile, Argentina, Sudafrica e Australia. Dati alla mano, gli spettatori più numerosi si annunciano quelli spagnoli: tuttavia quasi il 35 per cento degli abbonamenti è stato venduto a italiani, a testimonianza di quanto affetto resti in Italia per un evento che ha lasciato un grande vuoto nel panorama culturale del Paese di Berlusconi.
Sono numerosi i bus in partenza da Milano, Torino, Genova e Venezia. Autobus sono stati organizzati dal Belgio, dalla Francia, dalla Germania, dalla Svizzera e dal Portogallo: in Spagna ci saranno perfino delle minilinee che effettueranno più viaggi da Madrid, Barcellona e dalla Galizia.

Stessa cosa per i voli: tanto che sulle linee low cost sono ormai davvero ridotte le possibilità di trovare posto specie per il ritorno dopo i giorni conclusivi del festival. Ma non manca chi prende parte all’esodo in treno e con altre modalità alternative di trasporto. Infatti sul sito con cui Rototom collabora per spingere il car sharing ci sono già molte persone che hanno inserito una richiesta o offerta di passaggio. E a proposito di modalità alternative c’è chi ha scelto di raggiungere la Spagna in bici dalla Svizzera.
Se il panorama degli spettatori è eccezionalmente multietnico, lo è anche quello dello staff: il “Rototom Crew” raggruppa una sessantina di persone: a una trentina di italiani e una ventina di spagnoli si sono aggiunti collaboratori da Brasile, Argentina, Uruguay, Francia, Gran Bretagna, Jamaica, Svezia, Israele e Tunisia.
E a completare il fatto che il Sunsplash rappresenta davvero un “melting pot” vi sono le richieste di accredito da parte dei media, mai così numerose e “internazionali”. I media che hanno richiesto di essere accreditati provengono da: Albania, Argentina, Austria, Belgio, Canada, Cile, Colombia, Croazia, Estonia, Francia, Germania, Gibilterra, Italia, Messico, Perù, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria, UK, USA, Venezuela. Particolarmente rilevante la presenza di media sud americani che in buona parte sono una novità, dovuta ovviamente alla comunanza linguistica con la Spagna e alla diffusione sempre crescente del reggae in area sudamericana.
Del resto mai come quest’anno il Rotototm Sunsplash ha avuto tanto seguito sui media internazionali. Ne è prova l’articolo pubblicato nell’edizione spagnola del mese di Agosto della prestigiosa rivista Le Monde Diplomatique, che dedica una pagina all’analisi del percorso del festival, all’esodo, alle cause che lo hanno provocato e la nuova edizione a Benicàssim.

Questo articolo si va ad aggiungere a molti altri pubblicati dalla stampa spagnola, ricordiamo infatti quelli di La Vanguardia, El Mundo e El País ma anche riviste come Rolling Stone, Mondo Sonoro, Glamour, Elle, Diagonal. Altri media come Televisión española 2, Radio Nacional de España, Canal 9, Cadena Ser, Radio Nou, Cadena Cope e Onda Cero tra gli altri si sono occupati del Sunsplash.
Dal resto del mondo l’attenzione dedicata al festival è altrettanto forte: ricordiamo gli articoli pubblicati dai quotidiani italiani La Repubblica, Il Giorno, Il Mattino, Il Fatto Quotidiano, Il Manifesto, Liberazione e Affaritaliani, il francese Le Figaro e il giamaicano Jamaica Gleaner. Citiamo inoltre Radio 2 e Radio Popolare (Italia), Radio France Inter (Francia), La Mega (Venezuela) e Rock&Pop (Argentina) che hanno dedicato speciali e interviste al festival

Insomma, un incredibile esodo che coinvolgerà una comunità intera capace di cambiare non solo località ma persino nazione pur di continuare ad affratellarsi nel nome della pace e dell’armonia. Il segreto di questo successo sta nella qualità del cartellone, che come di consueto propone il meglio del reggae planetario nella parte musicale e associa ai concerti un’esperienza di confronto e di dibattito che si protrae “h.24” in linea con quello che è il principale obiettivo del festival, stimolare un clima di apertura alla diversità.
In lineup sul main stage del Sunsplash ci sono nomi straordinari come Morcheeba, Anthony B, Big
Touth, Jah Mason, Bushman, Fantan Mojah, Mighty Diamonds, Wayne Wonder, Abyssianians, l’ivoriano Alpha Blondy, l’algerino Khaled e lo spagnolo Morodo: non solo, ma a Benicassim sarà presente il meglio del meglio del reggae italiano con Alborosie, Africa Unite, Sud Sound System e Train to Roots. Sono solo alcuni degli artisti che sfileranno sul palco negli otto giorni di festival.
Per i dibattiti, che tradizionalmente rappresentano uno dei momenti più importanti del festival, quest’anno sono in programma più di 40 incontri con ospiti, tra gli altri, Ramon Chao, Cristina Del Valle, Antonio Escohotado, Teun Van Dijk, Esteban Ibarra, Enric Duran, Arcadi Oliveres e Martin Barriuso per parlare di crisi economica e sociale, del caso Italia, di proibizionismo, di violenza di genere, per presentare il manifesto antirazzista “Vivere nella diversità” e molto altro.
Attesissimi sono gli ospiti italiani: un parterre assai qualificato che va da Beppe Grillo a Giuliano Giuliani, passando per Laura Balbo e Tommaso Cerno. I protagonisti di casa nostra sono molto attesi poiché il “caso Italia” è molto dibattuto – non solo in Spagna – e non a caso una tavola rotonda sarà dedicata al rischio di una “berlusconizzazione” dell’Europa.