O il governo del Guatemala sospende lo stato d’emergenza imposto giorni fa nel nord del paese oppure ‘sara’ guerra’: e’ la minaccia lanciata contro il presidente Alvaro Colom dagli ‘Zetas’, uno dei cartelli piu’ potenti del narcotraffico messicano, che da tempo controllano di fatto ampie zone nel nord del piccolo paese centroamericano.
Ormai da giorni, diversi cronisti guatemaltechi hanno ricevuto messaggi firmati dagli ‘Zetas’, i quali minacciano di lanciare attacchi contro centri commerciali o luoghi pubblici se il presidente Colom non sospende lo stato d’emergenza decretato lo scorso 18 dicembre nella provincia dell’Alta Verapaz per bloccare il dilagare della presenza del narcotraffico.
Proprio in quell’area, negli ultimi giorni la polizia ha arrestato 22 membri degli ‘Zetas’, oltre ad avere sequestrato armi e cinque piccoli aerei utilizzati per il trasporto della droga. Secondo fonti di Washington, gli ‘Zetas’ operano in Guatemala ormai da quasi due anni, in lotta con il ‘cartello di Sinaloa’, una delle altre potenti organizzazioni del crimine messicano.