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Una chirurgia estetica anti-rughe costata cara alla responsabile di un carcere femminile messicano: la donna e’ stata allontanata dall’incarico dopo aver autorizzato all’interno della prigione un intervento con botulino per Sandra Avila Beltran, una bella narcotrafficante talmente potente in passato da essere conosciuta come la ‘Regina del Pacifico’.
Il caso e’ stato ripreso dai media locali, dopo che le autorita’ del carcere di ‘Santa Martha Acatitla’ hanno sottolineato di ‘non aver autorizzato l’intervento terapeutico’ svoltosi qualche giorno in prigione e portato a termine da quattro medici. La responsabile della prigione ‘ha violato tutte le regole’ previste per l’ingresso in carcere di persone esterne, hanno precisato le autorita’.
Al momento dell’arresto, tre anni fa, la ‘Regina del Pacifico’ – soprannome dovuto al controllo che la donna esercitava sulle rotte della droga in quella zona – venne accusata di narcotraffico e riciclaggio, in quanto ritenuta il nesso tra il cartello di Sinaloa e i boss colombiani: tutte imputazioni poi respinte da un tribunale messicano. La bella 49/enne messicana e’ pero’ ancora in cella in quanto gli Stati Uniti hanno chiesto la sua estradizione.
Quella della Beltran e’ una vicenda fatta di coca e miliardi molto nota in Messico, anche perche’ prima della Avila solo un’altra donna, Enedina Arellano Felix, era riuscita a farsi strada nel duro e maschilista mondo dei narcos. La vicenda della Avila assomiglia d’altra parte alla trama di uno dei romanzi (‘La regina del sud’) piu’ noti dello scrittore spagnolo Arturo Perez-Reverte. Il libro narra la storia di una giovane messicana trapiantata in Andalusia, dove in pochi anni spiazza le altre mafie internazionali e diventa il fulcro del narcotraffico.