Camera e senato del Connecticut hanno approvato la legge che decriminalizza il possesso di piccole quantità di cannabis per uso personale di maggiorenni. Il provvedimento, emendato e approvato di stretta misura al Senato sabato scorso è stato definitivamente approvato ieri dalla Camera dello Stato americano, con 90 voti a favore e 57 contrari. La legge passa così alla firma del Governatore democratico dello Stato, Dannel Malloy.
Il testo, così come emendato, riduce le pene per gli adulti trovati in possesso di una quantità di cannabis sino a mezza oncia (14 grammi circa) trasformando il fatto da reato criminale punibile con un anno di carcere e 1000 dollari di multa, a infrazione punibile con una semplice multa e senza annotazione sulla fedina penale.
Erik Williams, il responsabile di NORML della regione, che ha avuto un ruolo significativo nella campagna di pressione sul parlamento dello stato, che ha visto i parlamentari sommersi da migliaia di email e telefonate a supporto del provvedimento, ha dichiarato: “ce l’abbiamo fatta, il Connecticut ha fatto il primo passo oltre la datata ed inefficace War on Drugs che costa ai contribuenti miliardi di dollari ogni anno e che oltre a rovinare le vite degli individui coinvolti distrugge le comunità. Ora tocca alla legge sulla Marijuana teraputica che non è stata ancora portata al voto ma che dovrebbe passare facilmente visto che sia i Democratici che i Repubblicani sono favorevoli. Noi continueremo a lottare fino a quando la marijuana terapeutica non sarà legalizzata”
Una volta in vigore la legge, il Connecticut sarà il quattordicesimo stato dell’Unione a rimpiazzare le sanzioni penali e l’arresto per possesso di piccoli quantità di canapa, in sanzioni amministrative (anche se alcuni di questi prevedono l’esclusione del carcere solo in caso di prima sanzione), ma solo il secondo che è intervenuto con legge per decriminalizzare la cannabis nell’ultima decade (l’altro è stato il Massachusetts, con referendum, nel 2009).