Giovedì 2 Giugno il governatore Peter Shumlin ha firmato e trasformato in legge il testo che autorizza un sistema regolarizzato di distribuzione di marijuna medica ai pazienti, trasformando così il Vermont nell’ottavo Stato pronto a percorrere questa importante strada.
Nemmeno la lettera di minaccia fatta giungere al governatore giusto il giorno prima della votazione – molto simile a quelle proveniente da US Attorneys e fatte recapitare ai rappresentanti di altri stati che stavano considerando questa strada – è riuscita ad impedire che il disegno di legge passasse con 99 voti contro 44.
Nella missiva il procuratore Tristam Coffin ha, infatti, tuonato inutilmente annunciando provvedimenti di ordine legale per ostacolare la creazione dei luoghi di somministrazione della marijuana, nonché la sua distribuzione e produzione come prescritta dal disegno di legge.
Peter Shumlin, tuttavia, a differenza dei governatori di Arizona, Rhode Island e Washington, non ha indietreggiato di fronte alla minacciosa missiva e ha dimostrato il suo coraggio politico firmando il disegno di legge.
Tale risolutezza acquista significato ancor maggiore se si considera che sebbene la marijuna medica sia stata legalizzata in 16 Stati e nel distretto della Colombia, solo metà di questi permette in maniera esplicita i dispensari dedicati alla fornitura di canapa medica; Arizona, Colorado, Delaware, Maine, New Jersey, New Mexico e Rhode Island, infatti, non hanno ancora intrapreso questo importante passo.