Perseguire il possesso di marijuana come un reato criminale costa troppo e così Chicago si appresta a depenalizzare il possesso di piccole quantità. Il Consiglio comunale della metropoli dell’Illinois si avvia infatti a discutere ed approvare la prossima settimana la proposta avanzata dal democratico Daniel Solis che prevede un brusco cambiamento di approccio rispetto alla marijuana: se finora chi viene trovato in possesso di 10 grammi rischia una condanna a sei mesi di carcere ed una multa di 1500 dollari oltre ad avere la fedina penale segnata, d’ora in avanti la punizione massima sarà il pagamento di 200 dollari e la condanna a 10 ore di volontariato a favore di un progetto cittadino per i meno fortunati. Il sindaco Rahm Emanuel ha evitato di schierarsi su tale cambiamento legislativo ma il silenzio è stato interpretato da molti componenti del consiglio cittadino come una sorta di via libera, destinato ad affiancare Chicago agli 11 Stati americani che hanno depenalizzato l’uso della più diffusa droga leggera. Alla base dell’iniziativa di Daniel Solis c’è il peso, economico e organizzativo, che comporta per il locale dipartimento di polizia perseguire ogni anno circa 23000 reati causati da possesso di marijuana, con l’impiego di centinaia di agenti e la destinazione di ingenti risorse che invece potrebbero essere adoperate per incalzare le gang giovanili, responsabili di un crescente numero di reati più gravi, a cominciare da omicidi e violenze sessuali. «Ci troviamo in condizioni economiche tali da obbligarci ad essere intelligenti nella gestione delle nostre risorse nella lotta al crimine – ha spiegato Garry McCarthy, capo della polizia cittadina – al fine di fronteggiare i problemi lì dove sono più gravi ed urgenti». Senza contare il fatto che nelle autorità cittadine si sta facendo largo la convinzione che il problema del consumo di marijuana abbia risvolti più sociali che criminali in quanto la maggioranza dei reati sono commessi da parte di giovani appartenenti a minoranze etniche e residenti in quartieri fra i più poveri della metropoli. Ciò significa che, secondo alcuni consiglieri comunali, la risposta più adatta potrebbe venire dall’investimento in progetti di recupero e sviluppo in questi quartieri.
A sostenere la scelta di depenalizzare il possesso di quantità inferiori ai 10 grammi è anche la Contea di Cook, che include gran parte di Chicago, che spera in questa maniera di veder ridotte le spese per il mantenimento nelle carceri di un gran numero di detenuti. «I contribuenti meritano un uso più saggio dei loro soldi – ha commentato Toni Preckwinkle, presidente del consiglio della Contea – con la creazione di infrastrutture e programmi sociali destinati a risolvere all’origine il problema del consumo di marijuana, piuttosto che moltiplicarli con lunghe detenzioni che non fanno altro che prolungare ed aumentare la dipendenza da stupefacenti».