Decine di bambini messicani tra i sei e gli otto anni, negli ultimi mesi, si sono trasformati in piccoli pusher di marijuana, hashish e cristalli di cocaina. A lanciare l’allarme – per un fenomeno che viene segnalato in crescita a Tijuana, citta’ della Bassa California al confine con gli Stati Uniti, dove il traffico di stupefacenti e’ una vera e propria piaga – e’ Norma Esquivel, a capo della Direzione municipale contro le dipendenze (Dimca).
‘Le notizie che ci arrivano dalle scuole della citta’, in particolare dalle zone ad est, le piu’ povere – spiega Esquivel ai microfoni di una radio locale – e’ che i genitori ricorrono allo spaccio per sopravvivere e sempre piu’ spesso inviano anche i loro figli per strada a vendere droga. Alcuni di questi genitori sono tossicodipendenti, in altri casi si tratta di famiglie monoparentali, dove una madre ritrovatasi sola e con molti figli, e’ costretta a sbarcare il lunario in condizioni di estrema ristrettezza”.
Secondo la dirigente del Dimca, la situazione a Tijuana si aggrava col passare dei mesi, e l’escalation e’ proporzionale al numero delle donne che sempre di piu’ si trovano sole a mandare avanti la famiglia. In molti casi i mariti, coinvolti nel business del narcotraffico, sono morti – caduti nel corso della lotta tra cartelli o della guerra che lo stato ha dichiarato alle organizzazioni criminali – o sono in prigione.
I piccoli pusher, evidenzia l’esperta, si rivolgono anche ad una platea di coetanei, spesso contattati a scuola: col fenomeno dei minispacciatori viene infatti segnalato in crescita anche quello dei piccoli consumatori.
Uno studio realizzato dalla Direzione di attenzione ai bambini e adolescenti a rischio della Bassa California, rivela il moltiplicarsi di casi di piccoli, tra gli otto ed i dieci anni, entrati a far parte dei programmi dei centri di recupero per tossicodipendenti. Questo avviene soprattutto in citta’ come Mexicali, Tijuana ed Ensenada.
Proprio a Mexicali, dove il monitoraggio ha avuto inizio, tra il 2007 ed il 2010, sono stati 45mila i bambini sotto i 12 anni con condotte criminali e antisociali. Ma molti sono sfuggiti alle maglie dell’indagine, dato che al di sotto dei 12 anni, i minori non possono essere arrestati ed i loro delitti non vengono registrati nella loro documentazione.