La lotta al traffico di droga deve diventare una priorita’ del governo dell’Afghanistan, dove dalla caduta del regime dei talebani la produzione dell’oppio e’ cresciuta considerevolmente. Aprendo a Vienna un meeting del ‘Paris pact’, iniziativa internazionale per il contrasto del traffico di stupefacenti dall’Asia Centrale all’Europa, il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban ki-Moon, ha detto che le forze di sicurezza afgane ‘devono lavorare piu’ intensamente nello sradicamento delle coltivazioni dei papaveri, nell’eliminazione dei laboratori e nel contrasto del traffico di droga’. Anche il capo dell’Ufficio Onu per la droga e il crimine (UNODC), Yury Fedotov, ha invitato Kabul a ‘fare di questo una priorita’ nazionale e a sviluppare una responsabilita’ comune a tutti i livelli del governo’.
In Afghanistan si produce circa il 90% dell’oppio di tutto il mondo e la produzione e’ cresciuta di oltre il 60% solo lo scorso anno. Il traffico di droga rappresenta almeno il 15% del prodotto interno lordo del paese e, come ha ammesso anche Ban, ‘ridurre la produzione e’ solo meta’ del lavoro. Non ci potra’ essere un vero successo senza la riduzione della domanda’.