La migrazione dei narcotrafficanti di Rio de Janeiro verso altre localita’ vicine sta provocando il terrore tra gli abitanti di citta’ prossime alla metropoli carioca: nel fine settimana, a centinaia sono di nuovo scesi in piazza per manifestare contro l’ennesimo episodio di violenza, avvenuto in una regione finora conosciuta come un’oasi di pace.
La levata di scudi a favore di maggiori garanzie di sicurezza e’ stata messa in atto dai residenti di Niteroi, citta’ satellite di Rio caratterizzata dalla grande quantita’ di edifici progettati da Oscar Niemeyer e da una vista mozzafiato sulla Baia di Guanabara: per molti, e’ da li’ che si gode il miglior panorama della ‘Cidade Maravilhosa’.
L’aumento vertiginoso di episodi legati alla criminalita’ organizzata a Niteroi non e’ sfuggita nemmeno al segretario statale della Sicurezza, Jose’ Mariano Beltrame: nei giorni scorsi il dirigente ha ammesso per la prima volta che i banditi si stanno spostando in direzione della citta’ metropolitana direttamente da Rio, a seguito dell’intensa attivita’ di pacificazione delle ‘favelas’ carioca operata negli ultimi mesi da esercito e forze dell’ordine.
Un’ altra meta scelta dai narcos sarebbe l’altrettanto pacifica Regione Serrana, la zona montagnosa attorno a Rio conosciuta per la tradizionale vocazione storica e turistica.
Sabato scorso, un’impiegata domestica di 48 anni e’ stata uccisa da un proiettile vacante durante un sparatoria tra trafficanti e polizia nella baraccopoli di Sitio Ferro. Ma gli abitanti di Niteroi denunciano anche la sempre maggior frequenza di rapine a mano armata persino davanti alle porte di casa.