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Los Cabos, rinomata localita’ turistica sulla punta della Baja California, si prepara ad ospitare un vertice del G20 blindato proprio nel mezzo di quello che e’ diventato una sorta di ‘buen retiro’ dei capi delle bande di narcotrafficanti che stanno insanguinando il Messico. Non a caso Francisco Javier Aureliano Felix, capo del cartello di Tijuana, e’ stato arrestato dalla guardia costiera americana nel 2006 mentre era in crociera sul suo yatch a largo di La Paz, cittadina a 180 chilometri di distanza da San Jose’ del Cabo.
Mentre, secondo quanto hanno rivelato recentemente i procuratori messicani, quattro mesi fa il capo del cartello di Sinaloa, Joaquin ‘El Chapo’ Guzman, stava per essere arrestato in una villa che aveva affittato a Los Cabos per incontrarsi con una prostituta. Il capo del piu’ efferrato e sanguinoso cartello e’ riuscito a scappare all’ultimo minuto.
Le autorita’ messicane hanno schierato oltre 4600 poliziotti e militari a protezione del Centro Internacional de Convenciones, edificio costruito in tutta fretta in sei mesi per ospitare l’evento,dove si svolgeranno i lavori, e gli alberghi dove saranno ospitate le delegazioni.