Uso di droghe, combine e razzismo: il calcio non si fa mancare niente. E’ quanto emerge da un’inchiesta condotta dal magazine “FourFourTwo” che ha intervistato, in condizione di anonimato, 100 giocatori professionisti che militano nelle prime quattro divisioni inglesi (Premier League, Championship, League One e League Two) e nel massimo campionato scozzese. La meta’ degli intervistati ha dichiarato che i calciatori consumano droghe ricreative, in particolare la cocaina che viene ‘smaltita’ dal corpo in modo abbastanza veloce. Ma nel calcio britannico c’e’ anche il doping (il 13% dei giocatori intervistati crede che se ne faccia uso) mentre e’ sempre attuale, almeno per il 14% degli interpellati, il problema delle scommesse e delle combine. “Ci sono giocatori che mi chiamano e mi dicono di scommettere sul risultato di una partita, specialmente a fine stagione”, la testimonianza di un difensore di League Two. Il 26% dei giocatori, inoltre, sostiene di aver visto personalmente dei colleghi tenere un atteggiamento razzista. “C’era un difensore che mi ha insultato per tutta la partita e so di altri compagni di colore che hanno sofferto la stessa cosa”, confessa un attaccante di Championship. Per il 43% dei giocatori, inoltre, ci sono troppi stranieri nel calcio inglese mentre il 62% ritiene che un giocatore gay non verrebbe messo ai margini e sarebbe trattato come tutti gli altri.